martedì 30 dicembre 2014

Le parole che non ti ho detto



Mi sono imposta di non avere paura ma chissà perché con te mi riesce dannatamente difficile. Così ho pensato di leggere così almeno non balbetto e finalmente posso dirti tutto quello che mi sono tenuta dentro. Ti prego di ascoltare fino alla fine senza interrompere anche se pensi di sapere già cosa devo dirti, e forse hai anche ragione e sono cose che non so se vuoi sentire, ma io lo devo fare, devo essere egoista stavolta.
Con te è stato tutto strano fin dall'inizio, non ho mai capito come facessi a sapere come sarebbe andata, per me non era così scontato.
Vedi io non mi sono mai lasciata andare completamente con le persone, ho avuto un tot di storie, la maggior parte inutili, dolorose, con le persone sbagliate, ma per quanto potessi viverle a pieno, non mi sono mai trovata nella situazione di dire che non avrei potuto vivere senza una data persona, perché la vita mi ha insegnato che posso contare solo su me stessa e quindi non ho mai affidato tutto il mio affetto e la mia fiducia a nessuno, il fatto che lo abbia imparato così presto non è una bella cosa. Sono sempre dovuta essere una persona forte e combattiva e non ho mai lasciato che nessuno entrasse davvero nel mio cuore, non razionalmente certo, ma non succedeva, non è mai successo e non avrei lasciato succedesse nemmeno con te.
Suonerà cinico ma non ho mai trovato un uomo degno di capire la mia complessità e pertanto degno della mia completa attenzione.
Non è questione di immodestia, semplicemente sono cose che non si comandano e so bene che quando lasci troppa fiducia a una persona, prima o poi la userà contro di te.
Tu hai conosciuto una persona molto diversa da quella che ti ho appena descritto, sono quasi convinta che tu mi abbia vista cambiare da quando ci siamo conosciuti. So bene i motivi per cui non ti piaccio, sono fin troppo esuberante, non sono bella, sono una casinista che si rotola per terra e che parla come un camionista, inoltre ho un bagaglio di problemi che nessuno ha voglia di comprendere e accettare, non sarò mai una ragazza soprammobile, ho troppo carattere per essere quel tipo di donna... Penso che ci siano anche dei motivi x cui forse un po' ti sono piaciuta ma non li so xk a parte il bel culo non me li hai mai detti.
Dopo che avrò finito di leggere, sempre se non mi caccerai via, avrò sicuramente bisogno di un abbraccio perché non mi sarò mai sentita così piccola e indifesa come in questo momento. Ma dopo, se vorrai dire qualcosa vorrei che rispondessi a un sacco di domande... Cosa pensi di me ora? E non una risposta sterile come quella che mi diedi la sera del nostro primo bacio, io voglio saperlo davvero, cosa vedi quando guardi nei miei occhi, cosa pensi quando ridiamo insieme, quando ti accorgi che siamo sulla stessa lunghezza d'onda su qualcosa, cosa hai provato leggendo il mio racconto, ricevendo e leggendo la poesia e la lettera a casa, ascoltando le canzoni dedicate a te, vorrei sapere cosa hai capito di me, se in questi mesi anche tu hai imparato a riconoscere i miei dettagli come io ho imparato a riconoscere i tuoi, cosa passava nella tua testa le volte che ti coglievo a fissarmi, insomma tutte quelle cose che non mi hai mai detto...  E se ci sono domande che non mi hai mai fatto. Lo so che per te è dannatamente difficile ma consideralo l'ultimo desiderio di un condannato o il mio regalo di natale anche se te non ne fai. Infondo io ti ho regalato tutta me stessa, vorrei solo che in cambio tu mi regalassi un pezzettino di te, quello che mi riguarda, in modo che possa conservarlo, anche quando tu mi avrai dimenticata; non potendo avere te, questo è davvero il regalo più grande che tu possa farmi. Questa cosa mi rimarrà addosso come un tatuaggio o una cicatrice, xk non credo tu ne capisca la forza e vorrei tanto potessi, xk così finalmente capiresti xk ogni tua spiegazione x quanto possa essere compresa non riesce a fermare la mia necessità di starti accanto e capiresti anche la paura paralizzante di fronte a quel tuo sguardo così severo, ogni volta che voglio dirti qualcosa e mi trema la voce, o voglio abbracciarti o sfiorarti o avere un qualsiasi contatto con te e ci penso mille volte prima di riuscire a farlo, e una volta fatto tremo all'idea che tu possa respingermi. E tu sapessi quanto male fanno tutti i tuoi puntini sulle i, tutti i tuoi silenzi ogni volta che ti ho mandato un messaggio, tutti i tuoi principi xk siccome non è giusto pur sapendo che presto sarà tutto finito è più giusto farmi sentire in colpa e male con me stessa fino all'ultimo, e in tutto questo mi sono sempre dovuta fidare del fatto che tu tenessi a me senza mai averne una riprova, e non potevo nemmeno dirti che eri uno stronzo o che non te ne fregava niente perché te avresti fatto presto e non mi avresti più rivolto la parola e io non potevo perderti. La vecchia me ti avrebbe spedito a fanculo da subito e io invece sempre a chinare la testa e non dire che non te ne sei approfittato di questo, sapendo che tanto per te perdermi non sarebbe mai stato doloroso quanto per me, ma se invece ti chiedevo di essere carino o di dormire insieme ti facevi problemi, non c'è molta logica in questo o forse sono io che non la vedo, ho sempre visto tanto disprezzo però... Non capiró mai xk questo mio volerti bene ti faccia tanto arrabbiare, tanto da farmene una colpa, tanto da punirmi ogni volta che ti ho aperto il cuore come se t stessi facendo il peggiore dei dispetti, forse se ti fossi aperto di più con me avrei capito e non ci sarei stata tanto male... 
Cmq non sono qui per sgridarti e non voglio rimpianti quando ripenserò a te, e già ne ho molti, avrei voluto saper gestire meglio la situazione, avrei voluto essere alla tua altezza, avrei voluto vederti sorridere, non solo ridere, quando mi guardavi, avrei voluto squarciare quel muro ed entrarti dentro come tu hai fatto con me, avrei voluto vederti piangere e asciugare le tue lacrime, avrei voluto essere più un piacere che un fastidio e credimi non sai quanto mi sia dispiaciuto ecco perché ho voluto questa serata: perché voglio sapere tutto e voglio che non ci sia più nulla di non detto... Da parte mia eccola qui la verità...
X me le cose sono peggiorate una sera, tornavo a casa dopo una serata lì, non ricordo quale in particolare ma pioveva forte e c'era un sacco di vento, era molto tardi non c'era nessuno in strada e non lo so ma la macchina a un certo punto mi è scappata e si è girata su se stessa, non è successo niente per carità è andata bene, una piccola bugna sulla macchina e una testata sul vetro. Ciò che mi ha shoccata è stato quello che è successo durante... X quanto possa suonare da donna vissuta, io purtroppo la morte l'ho vista in faccia già un tot di volte, ma in nessuna di queste ho perso la calma o avuto paura e soprattutto non mi era mai successo di vedere chiaro nella mia testa come fosse lì, il volto di qualcuno, il tuo.
Lo so che tutto questo ti suonerà di cazzata ma ti prego lasciami finire.
I giorni seguenti ho pensato e ripensato fino a farmi bollire il cervello, ho messo in discussione tutte le esperienze della mia vita, ho tirato fuori ricordi e pensieri per capire che cazzo stesse succedendo... Poi ho capito. E' stato un fulmine e non volevo accettarlo, ma poi mi sono arresa.
E' stato lì che ho deciso di mettere in atto tutta la cosa di natale e ho deciso che anche a costo di farmi davvero male, avrei combattuto ancora per te.
Io non lo so se ti sei mai sentito così, per me è stata la prima volta... Ricordo di essermi chiesta tante volte se mi fosse successo o meno ma ora ho capito che quando ti succede lo sai con certezza... Avere una persona nella testa tutto il cazzo di tempo, che anche se provi a pensare ad altro non ci riesci, magari sta un po' in disparte ma è sempre lì, il diventare stupida, ma davvero stupida, ogni volta che ti vedo, svegliarsi la mattina e girarsi dall'altra parte perché sarà un'altra giornata senza di te, e almeno quando dormo spengo il cervello oppure sogno, e nei miei sogni ultimamente ci sei solo e sempre tu. Tu sapessi quanto mi sono odiata per questo, quanto abbia cercato di smettere, quanto mi sia guardata allo specchio pensando di non riconoscermi, che quella persona non potevo essere io, quanto abbia pregato che il tuo pensiero mi lasciasse in pace, sapendo che non ci sarebbe stato mai un lieto fine, e invece nulla. Il non riuscire a dormire, non riuscire a mangiare, il volerti scrivere ogni volta che ti vedevo online, voler passare tutto il tempo possibile con te, la paura orribile di perderti, sentire sempre questo peso sul cuore e un dolore, un dolore lancinante, forte, tremendo, dio non l'ho mai provato un dolore così forte da togliere il fiato, e il piangere, io che non ho mai pianto per certe cose e soprattutto non ho MAI pianto in pubblico, nemmeno ai funerali e soprattutto MAI davanti e per un uomo. Mi hai fatto regredire all'adolescenza praticamente, e perfino allora ero più stoica di quanto non sia adesso.
Così dopo giorni di autoanalisi, mi sono arresa... Mi sono arresa al fatto che non ci fosse nulla da fare, se non tentare un ultima volta. Ed è andata male. Pensa te come mi sento stupida, non provare mai un certo sentimento per nessuno e la volta che succede, che questo sentimento ti divora, succede con qualcuno che non ti ricambia... E' per questo che con te il mio orgoglio è sempre pressoché inesistente, è per questo che sono impacciata e fastidiosa, sto annaspando in questo mare di emotività senza che nessuno mi abbia mai spiegato come si nuota.
Sarà la prima e l'ultima volta che lo ammetterò alta voce, e per quanto ti dia fastidio io non voglio chiederti scusa per questo, perché non ci si dovrebbe sentire in colpa per una cosa tanto bella, e se hai mai guardato in un qualsiasi momento nei miei occhi per 5 secondi di seguito lo avrai già visto, chiaro come il sole.
Sappi che non è il messaggio di una ragazzina con una cotta, non sono parole gettate così, credimi ti prego io non le spreco certe parole. E' del genere "salti tu, salto io", del genere che  ti sconvolge la vita,  del genere che non ci penserei ne uno ne due a prendermi una pallottola per te, a fare pressoché qualsiasi cosa per te. Lo so come suona e credimi perfino io mentre lo dico mi sento patetica, ma è così, non ho mai provato nulla di così forte e sincero, e non mi sono mai sentita di dirlo a nessuno.
Non è nemmeno un tentativo estremo di farti cambiare idea, avevo solo bisogno di tirarlo fuori, almeno una volta prima di scappare via perché partire è l'unico modo per starti lontana e non ci sono altri motivi, lo faccio soprattutto per te, xk non ce la faccio più a vedere il tuo sguardo infastidito dalla mia presenza sapendo di non riuscire a fare altrimenti, xk nonostante tutto io voglio saperti felice con tutto il cuore anche se non per merito mio e credimi avrei dato l'anima x te, ogni giorno.
A questo punto avrò sicuramente aperto i rubinetti, scusami, ma x quanto ora sia piccola e fragile sappi che una volta finito di leggere ti abbraccerò e ti bacerò, fosse l'ultima cosa che faccio, a costo di farmi spingere via con rabbia... posso solo chiederti di stringermi forte come fosse l'ultima volta cosa che temo sarà e per una volta ti prego di essere fragile anche tu e non farmi sentire sola e stupida, te ne prego, per una volta lasciami entrare, non cambierà nulla, non ci vedrò niente dietro ma ho bisogno di vederti umano solo una volta... Per una volta sii solo tu, senza muri senza maschere protettive, senza niente, solo tu, perché per me è più che sufficiente. Non lo userò mai contro di te, lo giuro... Non farei mai niente x farti del male, xk la verità è che io... Io ti amo...

lunedì 1 dicembre 2014

I giorni più duri...

Sempre più agli sgoccioli... E questi ultimi giorni scorrono lenti e pigri come se al destino piacesse vedermi contorcere nell'impazienza, passando dalla speranza al dolore di un sicuro fallimento.
Oggi la lettera dovrebbe senz'altro essere arrivata, eppure nulla nessun messaggio, nessun segno, sarà davvero arrivata? Sarà andata persa? Sarà stata resa illeggibile dalla pioggia? E se è arrivata l'avrà letta? Cosa avrà pensato? Le istruzioni erano chiare:
"Non reagire a questa lettera, io non so quando ti verrà consegnata ma a meno che tu non voglia già "uscire dai giochi" e levarti dai problemi tanto sto solo perdendo tempo, non reagire, io ci uscirò pazza a chiedermi se sarà arrivata o meno ma tu comportati normalmente, poi quando arriverà il tuo vero regalo ti dirò per la cena, e quello sarà il nostro primo vero appuntamento, io mi vestirò carina, ti porterò il regalo ceneremo insieme, guarderemo il film e poi parleremo... E starà a te scegliere se sarà anche l'ultimo."
E se stesse solo aspettando domani sera per dirmi che sto sprecando tempo?
Ero e sono tentata tutt'ora di non andare... Ma non ha senso ritardare l'inevitabile... Sabato sera c'è stato qualcosa che mi ha fatto stare davvero di merda... Un'indifferenza degna di uno sconosciuto.
Ogni giorno mi rendo conto di quanto questi sentimenti mi abbiano cambiata, di quanto mi rendano stupida, io sono meglio di così, eppure quando c'è lui divento veramente scema, tanto che se m'incontrassi mi verrebbe voglia di darmi un pugno.
Non mi piace essere così, non mi piace essere innamorata e soprattutto non mi piace aver realizzato che questa, in tutta la vita è la prima volta che davvero amo qualcuno... E che probabilmente andrà sprecata.
Lui, che mi ha fatto mettere in discussione tutto il mio passato, tutte le volte che pensavo di essere stata davvero innamorata, non erano niente in confronto a questi tumulti, a questo dolore, a quest'ansia, suona quasi di ossessione, un pensiero fastidioso che è sempre e dico sempre nella mia mente e non mi lascia nemmeno dormire.
Non ha più senso negare, non sono mai stata così per nessuno, e se andrà male non permetterò che succeda mai più. Non mi pento di quello che ho fatto e che sto facendo, nemmeno per un attimo perché continuo a pensare che se andrà bene, ne sarà valsa la pena. Però non voglio più trovarmi in questa situazione, mai più...
Spero che quel benedetto regalo si sbrighi ad arrivare, se deve finire, tanto vale che finisca in fretta...
Eppure trovo così difficile pensare che una persona, che afferma di tenere a me e con cui ho condiviso dei momenti di profonda intimità, rimanga indifferente di fronte a quello che ho fatto, io non ne sarei capace, se qualcuno nella stessa situazione facesse qualcosa del genere per me certo che gli darei una possibilità e non per gentile concessione, ma perché una persona che ci tiene così tanto quando la troverei più? No neanche così è giusto sembra che lo faccia per accontentarmi, lo farei perché non riuscirei a fare altrimenti, perché di fronte a un sentimento così forte e sincero puoi solo che arrenderti e lasciarti trasportare, e sai che andrà tutto bene, perché qualcuno che ha fatto così tanto per averti, non sarà così stupido da perderti...
Spero con tutto il cuore che questi pensieri passino anche per la sua mente...
Da ieri notte mi suonava in testa "Bound to you" della Aguilera, non sapevo perché, poi oggi ho letto il testo con attenzione, e quando si dice che una canzone coglie nel segno:

Free me, free us...
You're all I need when I'm holding you tight, If you walk away I will suffer tonight.
I found a man I can trust... And boy, I believe in us, I am terrified to love for the first time...
Can you see that I'm bound in chains, I finally found my way: I am bound to you... I am bound to you...
So much, so young, I've faced on my own walls I built up, became my home.
I'm strong and I'm sure there's a fire in us... Sweet love, so pure...
I catch my breath with just one beating heart, and I brace myself, please don't tear this apart...
Suddenly the moment's here, I embrace my fears, all that I have been carrying all these years, do I risk it all, come this far just to fall...

L'ho provata e riprovata e a casa come al solito riesco a farla decentemente, chissà domani, tanto non la ascolterà, o se la ascolterà non capirà che è dedicata a lui, si limiterà a criticare se verrà male o a non dire niente se viene bene, anche se dentro ci sarà tutta la mia anima...
Scrivendo quest'ultima frase mi rendo conto quanto lui sia ingiusto con me... E' il prezzo da pagare per stargli vicino... Ma se anche questa volta mi sbatterà la porta in faccia, il prezzo che pagherà lui sarà che non potrà più avermi vicino, mai più... Perché io so che mai più riuscirò a dimenticare, e quindi non potrò mai più rischiare di stargli vicino...


mercoledì 26 novembre 2014

Vivere con l'ansia...

Sarà che sono giorni che riguardo le repliche del Dr Who... Ma ora capisco come si sente il Maestro...
Sono giorni che sento i tamburi pure io, ma i miei non sono tamburi, è il mio cuore che sembra uscito pazzo.
Oggi è partita la lettera, ieri sono arrivata a casa per le 3 e mezza di notte e mi sono messa a finire di trascrivere la poesia, prima a matita poi con pennino e calamaio, ho orlato i bordi col fuoco, ho rifinito la lettera in allegato e alle 5 e mezza sono andata a dormire, ho messo la sveglia alle 9, 9 e mezza ero in strada, a far stampare la lettera dal cartolaio visto che la mia stampante ha smesso di collaborare, comprare una busta e poi in posta...
Per tutto il tempo i tamburi mi battevano dentro senza sosta, solo il cielo sa quanto è importante per me quella lettera, ho fatto mille domande stupide alla tipa della posta sui tempi di consegna e se avevo scritto bene l'indirizzo, "ma siamo sicuri che arrivi?", ecc..
Mi sono chiesta mille volte se ci fosse dentro tutto se avessi dovuto aspettare, se, se, se...
Ma non ha senso prolungare questa tortura. Ogni volta che lo vedo mi si chiude lo stomaco, le mani mi tremano, il respiro si fa affannoso, il cuore impazzisce e io divento deficiente.
Ecco mi sono appena resa conto che nella poesia ho sicuramente sbagliato a scrivere "deficienti", bene...
Ieri sera ho avuto un momento in cui avevo bisogno di restare sola, forse perché era già una brutta giornata e lui appena arrivato mi ha benedetto con una critica, ma perché non ha mai una parola gentile per me?
Sono andata al fiume e mentre guardavo l'acqua scorrere ho pensato a tutta la merda che c'è nella mia vita e che per quanto mi sforzi non sembri passare e poi ho fatto una cosa forse un po' stupida ma sul momento mi sembrava l'unica cosa da fare. Ho preso una sigaretta e ci ho scritto sopra It gets better, le cose andranno meglio, sono tornata al nota con un mezzo sorriso e ho cercato di credere in quello che avevo scritto, mentre mi accendevo quella sigaretta e cercavo di aspirare il desiderio scritto sopra insieme al fumo, lui mi ha guardata come si guarda una bambina ingenua poi si è rimesso a giocherellare col telefono e non ha detto nulla, chissà che pensa di me, è l'unica persona di cui l'opinione mi importa davvero così tanto.
Mentre scrivevo quella frase al fiume ho formulato il mio personale piano B.
Se il mio piano andrà male, e viste le premesse non ci sono grandi presupposti perché possa andare bene, me ne andrò... Sarebbe troppo difficile restare, sarei tentata di vederlo e mi farei solo del male, andrà a finire "come le storie in cui l'amore è negato: con lacrime e un viaggio..."

Se andasse bene, so che anche tutto il resto in un modo o nell'altro si sistemerebbe e per quanto sia abbattuta, spero con tutta me stessa che per una cazzo di volta le cose si mettano meglio per me.
Ogni tanto mi rifugio nei pensieri e immagino come sarebbe... Avere una persona accanto, avere lui accanto, mi sono immaginata la sera in cui gli darò il regalo e lui che mi dice "va bene, proviamoci" e il cuore che finalmente esplode, io che non riesco a smettere di sorridere, lo abbraccio, lo bacio, mi escono lacrime di gioia... Sarebbe la gioia più grande che potrei provare...

E io ci spero, davvero tanto questa volta...


giovedì 13 novembre 2014

Di fronte a te...

L'elettricità nell'aria quando siamo io e te,
quando pochi centimetri ci separano,
siamo come due poli opposti,
e questa forza invisibile che ci attira,
devo toccarti,
devo colmare la distanza,
e allora mi sento come in apnea,
a pelo d'acqua,
e l'aria è lì a pochi lunghissimi centimetri da me,
poi prendo coraggio e un angolino di me,
tocca un angolino di te,
e allora respiro di nuovo,
ma poi il mare diventa una cascata,
ti abbraccio per non cadere,
ti bacio e allora tu sei l'aria,
mi salvi dall'affogare,
ogni dannata volta,
e dopo è come una danza,
parte dalle labbra,
s'intrecciano le mani,
tu mi cerchi, io ti cerco,
siamo droga l'uno per l'altra,
via i vestiti, via le maschere,
siamo infinito,
perché non è chiaro dove inizi tu e finisco io,
e dire che all'inizio,
eravamo solo io e te,
l'uno di fronte all'altra,
con una manciata di infiniti centimetri nel mezzo...

lunedì 10 novembre 2014

Sai che c'è?

Sai che c'è?
C'è che discutere con te è tanto fastidioso quanto il solletico... Perché alla fine il solletico mette di buon umore.
C'è che ho deciso di continuare a tirare sassi a forma di cuore contro quel muro, ma finiranno prima i sassi, o prima crollerà il muro?
C'è che possiamo litigare quanto vuoi, eppure finiamo sempre in un letto abbracciati.
C'è che quel piccolo bacio che ti ha fatto sentire fragile mi ha fatto sentire invincibile, quindi dopo hai dovuto far sentire me fragile per provare a sentirti invincibile: con me ci sei riuscito, te invece eri di nuovo solo e vuoto.
C'è che forse mi tratti male proprio per questo, perché in qualche modo ho fatto breccia e pensavi che nessuno potesse farlo, perché a nessuno importa... E mi odi per questo... Però mi vuoi anche un gran bene.
C'è che ti spavento, e allora cerchi di spaventare me; a volte ci riesci, altre volte no.
C'è che io e te siamo tanto deficienti da essere buffi, e alla fine anche questo è divertente: il nostro cercare di essere eroi, quando siamo soltanto umani.
C'è che io ho smesso di aver paura, o meglio ho accettato che le cose potrebbero andare male, ma anche bene, e che non ha senso vivere senza mettersi in gioco, specialmente per qualcosa in cui si crede, Tu quando lo farai?
C'è che il tuo arrampicarti sugli specchi certe volte è così disperato che non so se sorriderti o darti una testata.
C'è che sei testardo, ma quando voglio anch'io e su di te ho deciso di spaccarmi la testa.
C'è che alla fine della fiera, ora siamo ad armi pari, è il momento giusto, devi solo deciderti e farmi sapere quando vuoi iniziare il duello.

... E sai che c'è? Sarà fantastico...

lunedì 3 novembre 2014

La quiete dopo la tempesta

1.11.2014

E' strano come si evolvono i rapporti... Come si evolve la vita in generale.
Fino a qualche settimana fa se mi fossi trovata una pistola carica davanti probabilmente me la sarei puntata alla tempia e tanti saluti, senza rimpianti.
Oggi è diverso. La mia vita è sempre la stessa ma ho realizzato che ci sono dei momenti, anche piccoli momenti che mi sarei persa e che, per quanto magari futili all'apparenza, sono quelle cose che mi fanno pensare che vale la pena di combattere ancora.
I sorrisi con le amiche, quelle amiche che spendono la serata ad ascoltarmi e a cercare di venirne fuori, i nuovi amici, le serate pazze e sregolate in cui tutti gli obblighi e le responsabilità sembrano sparire per un po', la riscoperta della libertà, anche se perdere il lavoro non è bello ma liberarmi di quel peso mi ha fatto bene, non era per me, fare il biglietto aereo a mia madre e sapere che tra poco più di un mese potrò abbracciarla e averla vicino per un'intero mese.
Intanto torna il freddo e quel periodo dell'anno in cui le feste fanno sentire le persone come me, con le famiglie tutte rotte, ancora più sole, anche per questo che sono contenta di riavere qui la mia mamma, la mia roccia. Lo so che sono grande per fare la mammona, ma la verità è che non smetterò mai di sentire la sua mancanza, per quanto riesca a mettermi il pepe al culo anche da oltreoceano.
E' passato un po' dall'ultima volta che ho pubblicato, forse perché sono stata più occupata a vivere che a rimuginare, ma oggi ho tempo e voglia di esternare i pensieri e quindi eccomi qua.
Nessuno capisce perché io preferisca passare le mie serate a Rapallo piuttosto che a Genova, ma lì, in quel bar, mi sembra di aver trovato una nuova "famiglia", amici con cui sorrido e scambio abbracci, mi sento come la loro mascotte a volte ma mi fa piacere: mi fa sentire come se mi vogliano tutti bene, ci si scambia consigli ed esperienze, si scherza e ci si aiuta a superare quelle piccole vicissitudini che capitano a tutti.
E per amore di completezza, visto che in pratica ho ricominciato a usare il blog per sfogare le emozioni di quella storia, si c'è anche lui.
Ora va meglio. Certo è sempre difficile avere a che fare col suo carattere particolare ma non demordo, immagino sia questo che si fa quando si vuole bene a una persona, la si apprezza e le si sta vicino apprezzando pregi e difetti.
Mi sto comportando da amica, certo abbiamo concezioni diverse di amicizia, specialmente su quanto concerne l'espansività, in particolare gli abbracci, ma piano piano penso che le cose andranno meglio. Halloween è stato un po' un ritrovarsi, ok forse la serata non si è proprio conclusa "da amici" ma che c'è di male a volersi bene e anche a provare una forte attrazione reciproca e farne buon uso? :P
Certo non mi tirerei indietro se un giorno cambiasse idea e decidesse di essere più che amici, però al momento va bene così, mi piace stare in sua compagnia e non c'è niente sotto, gli voglio bene, davvero tanto e spero che d'ora in poi le cose davvero vadano bene.
Ovvio che se apprezzi una persona continui ad apprezzarla, cerco solo di tenere lontani sentimenti, non voglio mettere etichette, mi piace passare il tempo con lui, quello che deve succedere succederà senza che ci sto a pensare troppo sopra. La cosa che più mi preme, è lui sappia che di me si può fidare, che su di me può contare e che per quanto sia complicato non mi vedrà scappare.
Penso che anche se non lo ammetterebbe mai, anche a lui questo riavvicinarsi fa piacere, perfino la sera dopo abbiamo finito la serata da lui a guardare un film, mentre lui crollava bellamente sul divano dopo nemmeno venti minuti, povero era davvero tardi, eppure la buona volontà ce l'ha messa. Erano le 5 del mattino quando sono andata via, sarebbe stato logico fermarsi a dormire lì ma non voglio che mi veda come un obbligo e soprattutto voglio che impari a dirmi cosa vuole:
"Charlie mi fa piacere se vieni da me e ci guardiamo un film."
"Charlie fermati a dormire se ti va"
"Charlie stasera non ne ho voglia"
Non è così difficile e poi con me si può parlare non è che ti mangio. E poi mi ricordo ancora di quando mi disse che gli imponevo la mia presenza, non è una cosa bella da sentirsi dire ma ovviamente se uno non si esprime e dice che non si fa sentire mai con nessuno cosa devo fare leggere nel pensiero?
Magari ci riuscissi!!!
Comunque spero davvero ne esca qualcosa di buono...

mercoledì 15 ottobre 2014

I miss... Us

Ho il cuore a pezzi... 

Sono così stanca di essere sempre triste e di ostentare allegria... E' come se sentissi il bisogno di avere qualcuno affianco che mi aiuti a superare tutto questo... 
Il problema è che ho questo buco nel petto... Un vuoto che non riesco a colmare... Perché non può essere colmato da un pezzo a caso, ha una forma precisa, la sua forma... 
Me l'ha strappato dal petto e nemmeno lo voleva... Qualcuno ha provato a insinuarsi in quel vuoto ma ha solo fatto più danni... Non era il pezzo giusto del puzzle e lo sapevo.

Quel pezzo sei tu... E io sono stata forte davanti a te perché non posso mostrarmi fragile, perché mi allontaneresti di più. Almeno adesso ci parliamo, ma ieri vederti ridere non era come quando ti vedevo ridere prima, quando ridevi per me, con me.

Non ricordo tutto di sabato ma mi ricordo quella frase, quella frase che sapevi mi avrebbe ferito e che ho fatto finta non mi sfiorasse, era qualcosa del tipo "ci sono persone per cui rinuncerei alla solitudine ma tu non sei una di quelle".

Lo so che eri ancora arrabbiato, lo so che ho detto e scritto cose pesanti... Il problema è che sono vere, tu non sei cattivo ma con me lo sei stato... Per questo me ne sono andata mentre parlavamo perché se vuoi farmi male sai farlo.
Ti odio quando mi guardi così dall'alto, come se il mio amore per te fosse qualcosa di cui debba vergognarmi, qualcosa di sbagliato.
Lo è davvero così tanto?
Comunque non ha senso, lo so che non cambierai idea, lo so che continuerò a guardarti e a sentirmi in difetto. Ma che posso fare? Dimenticare? Ci ho provato... 
Penso che l'unica cosa che possa fare è cercare di esserti amica, ci lascerò il cuore, ce lo sto già lasciando ma non riesco a lasciarti andare.
Vorrei solo che rendessi tutto questo meno doloroso, che non ponessi tutti quei paletti e che non fossi così freddo con me.
Ci volevamo bene... 
Eppure sono stata brava... Ho convinto tutti di esserne uscita, forse persino te, ho convinto tutti di poterti parlare senza che il cuore mi batta all'impazzata.
Ieri parlavamo di serie tv e per un attimo mi ha ricordato i primi tempi, ma sentivo un baratro nel mezzo, avrei voluto mi chiedessi come stavo, per la faccenda della casa, per tutto quello che mi sta succedendo... Invece no, Eravamo due conoscenti ma non due amici, non due persone che hanno diviso le notti insieme.
Come posso fare?
Mi manchi, mi manca il noi... Forse mi basterebbe che fossimo come prima, escludendo la parte fisica, certo mi piacerebbe poterti abbracciare, anzi mi piacerebbe che tu mi abbracciassi perché quando lo facevi mi sentivo davvero al sicuro, mi mancano i tuoi baci e mi manca giocare con te.
Ma non mi mancano i silenzi dopo, non mi mancano le mattine dopo in cui tornavi a guardarmi dall'alto del tuo piedistallo.
Lo so che un giorno ti vedrò andare via con qualcun altra e il mio cuore sprofonderà definitivamente,
Ma ora come ora, ciò che mi tiene legata a te è anche l'unica cosa che non mi fa cedere. 
Perché tutto il resto è diventato troppo da sopportare.
La maschera che mostro in pubblico è sempre più pesante e mi manca quella persona con cui potevo tirarla giù ed essere me stessa. 
Mi manchi tu e non so davvero come fare. Ti voglio bene, non è vero... Ti odio... Non è vero neanche questo... Cosa resta?
Ma quello che vorrei fosse chiaro è che non provo ciò che provo per la maschera che anche tu ostenti, il tuo mostrarti perfetto, il tuo crederti perfetto. Ciò che amo è ogni tuo momento di umanità, ogni tuo momento di fragilità, ogni tuo difetto. 
Sei tu con gli occhiali da vista, le ciabatte da vecchio e la tenuta da casa.
Sei tu con la voce spezzata e la paura negli occhi.
Sei tu, senza fronzoli...



giovedì 9 ottobre 2014

Fall from grace...

Piove... Piove così forte che non si riesce nemmeno a vedere attraverso il muro d'acqua... Sono quelle giornate in cui appena ti svegli la mattina e senti il ticchettio prepotente della pioggia sulla veranda, unito al brivido freddo che ti percorre la schiena, vorresti solo avvolgerti in una coperta e ributtarti a dormire... Mi viene sempre in mente il mio libro preferito in queste giornate, Jack Frusciante è uscito dal gruppo e quindi mi permetto sempre di scrivere rubandogli una citazione o due... 
Ancora non mi sono arresa... Non so se sono troppo codarda o troppo coraggiosa o troppo poco egoista per farlo, o semplicemente preferisco lasciare scorrere il tempo, sperando che arrivi qualcuno a salvarmi, perché sono stufa di salvarmi da sola. 
Il weekend ha fatto schifo, passato a piangere sulle ultime novità e cercando di trovare qualche soluzione. E dire che non troppo tempo fa niente mi scalfiva, non piangevo quasi mai.. Ultimamente invece mi pare di avere la lacrima fin troppo facile. 
Fortunatamente lunedì sera la situazione si è risollevata, è tornata quella mina vagante della mia amica S.  Lei non è una persona comune, e ha anche un carattere piuttosto difficile ma ha il potere di tirarmi su, anche solo facendo qualche cavolaia insieme, e poi mi ascolta, con la professionalità di una psicologa oltre che il cuore di un'amica. L'ho abbracciata come fossero anni che non la vedevo e io resto è stato sushi, alcol, chiacchiere, musica e spini. 
Mi ha fatto tornare il sorriso, come le dico sempre, qualità rara l'effetto S.
Così anche martedì l'ho iniziato con un'altra spirito, bossando il lavoro e dedicandomi un po' a me stessa e un po' alla casa. Ho perfino risolto il diverbio con quel ragazzo, che ormai avevo dato per perso e che invece ha capito più di me in poco tempo di quanto avessi davvero realizzato. A suo modo, ed è un modo un po' brusco magari, ma mi sta aiutando a superare le mie paure e insicurezze. 
La sera poi è stata bellissima: ammetto che non ero partita granché ottimista ma poi lá gli amici, le risate, cantare nonostante la bronchite che da giorni mi assilla... Mi hanno davvero fatto stare bene...
C'era solo una nota stonata: M. 
È stata la prima volta che non ci siamo rivolti la parola per tutta la sera, due estranei, dio che cosa stupida in effetti: due persone che hanno diviso così tanto, che hanno dormito insieme, che hanno riso, pianto, si sono scambiate pezzi di loro stesse, ridotte a comportarsi come fossero due rette parallele, nessun contatto, neanche un ciao, neanche uno sguardo. La cosa grave è che per me è stato fin troppo facile, perché la rabbia è ancora troppo forte e per quanto io possa salutarlo anche solo per cortesia, non posso dimenticare il male che mi ha inferto e di cui non è pentito e non si pentirá mai.
E dire che mi basterebbe così poco, delle scuse, mi basterebbe che venisse lui a salutarmi, ammettendo di essersi comportato da classico uomo stronzo ed egoista, vederlo sinceramente dispiaciuto è davvero volenteroso di essermi amico, un amico a cui importa. Ma per la persona che è temo che tutto ciò non avverrà mai, troppo orgoglio, troppa convinzione di essere nel giusto, piantato su quel piedistallo altissimo su cui si è posto e da cui prima o poi cadrá prendendo un sacco di dolorose culate.
E quindi eccolo lí: M. inutile e triste come la birra senz'alcol, seduto da solo la maggior parte del tempo, con una birra e una siga a convincersi di stare bene così. Addirittura dall'altro lato della strada, e chissà cosa pensa, di me che rido con gli amici e fingo di non provare nulla, lo sa che sono brava a recitare ma è meno difficile di ciò che possa pensare. 
L'odio ha fatto rimarginare la ferita più in fretta del previsto, però si, mi é dispiaciuto vederlo da solo, mi è dispiaciuto anche ridere delle battute dei miei amici a sue spese, non per antipatia ma perchè ha fatto male a me e quindi è classificato nei cattivi, e loro non vogliono più vedermi stare male così, se gli avessi parlato mi avrebbero detto di tutto. Si mi dispiace, ma detto questo, è una sua scelta, perchè è vero che anche io ho una voce x salutarlo, ma lui ha sbagliato e non pretendo di odiarlo per sempre, ma vorrei almeno provasse a fare il primo passo. Troppe volte mi ha detto di tenere a me senza dimostrarlo, troppe volte ha usato il mio affetto per lui per ferirmi. Non chiedo molto, solo un po' di umiltà verso di me, che gliene ho dimostrata fin troppa...
Erano molti giorni che non pensavo a lui, ma oggi sarà questo cielo espressivo come un blocco di ghisa, sarà la pioggia, o sarà che comunque io le persone tendo a perdonarle troppo facilmente.
Comunque si vedrà...

domenica 5 ottobre 2014

Voglia di arrendersi...

Ho un peso sopra il petto che non mi fa più dormire
mi giro dentro al letto come fossi sulle spine
se per caso mi addormento è più come svenire
e alla fine resto sveglio col caffè e con le sighe
nei giorni come questo io vorrei mollare tutto
andare via e lasciare un biglietto sul frigo con su scritto
non preoccupatevi se sentite la mia nostalgia pensatemi
sarà l'inizio anch'io vi avrò sentito
ma è più facile a farsi che a dirsi
quelli come me non sanno darsi per vinti
pure se finiti, sconfitti, a testa alta a farsi spaccare la faccia piuttosto che ascoltare i consigli
Chiudo gli occhi e spengo l'ultima
questa merda giuro passerà
il sole non mi illumina
anzi sembra mezzanotte la città è buia
mi vorrebbero giù
mi vorrebbero giù
mi vorrebbero giù
io invece lotto ancora

Ma che succede quando invece ti arrendi? Che succede quando anche tirare su le braccia per tenere su la guardia è troppo pesante? Quando non hai più lacrime, non hai più la forza di combattere tutta sta merda... Dovevo avere almeno un anno ancora prima di dover fronteggiare questo problema, e invece venerdì è caduta l'ennesima bomba... L'asta è fissata per il 20 di questo mese, poi non avrò più una casa... Non ce la faccio a lasciare questo posto, il posto dove mia madre mi ha cresciuta da sola senza mai darsi per vinta, il posto dove ho mosso i primi passi e scoperto chi ero, anno dopo anno, lasciare il mio mare, lasciare la mia intera vita... Mi sento di non avere nulla, non ho un padre, mia madre è lontana, non ho una persona al mio fianco a sostenermi, non ho un lavoro degno di questo nome, non ho dei risparmi, non ho niente... Al momento ho solo il mio dolore... E non è un bella compagnia.. Anche se è l'unica cosa che mi fa capire che sono ancora viva...
Non ce la faccio più... Ogni volta che voglio bene a una persona quella usa quel bene contro di me, ogni volta che m'impegno in qualcosa vedo i miei progetti polverizzarsi davanti ai miei occhi... Io non so a chi ho pestato i piedi in questa o in un'altra vita per meritarmi tutta questa sfiga e questo dolore nella mia vita, però sono davvero arrivata al limite... Sono stufa di combattere, combattere ogni giorno senza arrivare da nessuna parte...
Ho deciso di arrendermi...



sabato 4 ottobre 2014

Messaggi subliminali ma non troppo che l'universo manda solo per ridere alle mie spalle...

Era uno di quelli che ti fa venire la voglia di tornarci a casa insieme, di farci l’amore subito, di dirgli tutto subito.
Lei era una di quelle che vedono qualcosa di bello anche in un soffitto bianco.
Lui non avrebbe voluto ferirla, ferire una come lei era come schiacciare una farfalla, era come lasciar andare un uccellino con un’ala rotta, era come fare consapevolmente del male a chi fa sempre e solo bene.
Lui non avrebbe voluto ferirla, ma non era colpa sua.
Lui l’aveva avvertita, glielo aveva detto che non era un granché, che l’avrebbe fatta piangere, un giorno.
Solo che lei gli rispondeva sempre che le capiva le persone e che lui non era cattivo, ed era quasi convincente.
Lei si era innamorata così tanto che quasi quasi lui, per un attimo, aveva creduto nell'amore.
Ma quelli come lui non cambiano, e quelle come lei soffriranno sempre.

Poi mi passano davanti frasi come queste... Che sembra proprio parlino di noi... Ripenso a quanto sei stato freddo e distaccato e ancora ti odio... Ma, forse perché questo è un punto della mia vita in cui sto perdendo tutto, per un attimo mi manca di nuovo parlare con te, mi manca un tuo abbraccio e il modo in cui mi facevi ridere... Avrei voluto averti vicino in questo momento difficile, ma anche se non t avessi detto tutte quelle cose, orribili ma per quanto mi riguarda ancora vere, non mi avresti comunque scritto per darmi un appoggio morale, non mi avresti chiesto di fare due passi e parlarne, tu non saresti mai stato davvero mio amico...


:'(

venerdì 3 ottobre 2014

...Fuck it all and fuck this world!!!

 Di nuovo non ho dormito un cazzo... 

Oggi di sicuro ho il vaffanculo facile, ieri notte era l'ultimo baluardo di sonno prima del weekend, mi rendo conto che fino a domenica non avrò altre possibilità di dormire granché quando dormire è la cosa che vorrei fare di più, il fatto che a tratti preferirei non svegliarmi più poi sono dettagli.
Ogni giorno invece che diventare più semplici le cose diventano più complicate. 
Gli amici a tratti ci sono e a tratti no, fortunatamente questo weekend parrebbe di si e si sono premuniti di organizzarmi un weekend a prova di pensieri.... Si comincia stasera con la Dannata Trinità, io la Yle e la Eli, e non c'è niente di meglio di 3 donne incazzate col genere maschile per tirare fuori un po' di cazzimma, tutte a casa Charlie per cena film e alcool e dopo Aqa, dove ballando tirerò fuori tutte ste menate, sperando nel frattempo non ne arrivino di nuove, e dopo il pigiama party continua e se va bene alle 5 forse piomberò sul letto. Sabato si parte presto, devo anche recuperare un vestito di halloween, destinazione Gardaland a 10 € organizzato solo ieri dal mio migliore amico nonché re dei barboni e per carità andrebbe benissimo non fosse che siamo con Simo e due loro amiche che non conosco e che con tutta probabilità mi staranno sui coglioni e me le devo pure mettere in macchina perché l'alternativa sarebbe stato treno senza biglietto e di farmi il viaggio in acido ne avevo decisamente per il cazzo.
Si torna a un'ora decente perché la sera di nuovo si riunisce la Dannata Trinità e stavolta si va proprio a caccia, quindi prevedo altri fiumi di alcol e figure di merda... 
Per carità ci sta tutta, sembrerebbe un weekend di tutto rispetto ma il problema é che ne ho voglia zero, ho il fegato a puttane probabilmente visto tutto l'alcol che sto tirando giù per non pensare, l'alcolismo pare una realtà mentre il pensiero di aver a che fare con qualche essere maschile al momento mi disgusta e non credo la cosa cambierà molto presto.
Bah... Per ora sono su un cazzo di treno per Voltri che devo pure cambiare, cellulare dimenticato a casa e uno scazzo epocale. Ho pensato di scrivere, per stare non dico tanto ma almeno un po' meglio.
Ieri ho litigato con quello che mi sembrava mi stesse aiutando ad uscire da sta situazione, ma che tanto per cambiare non ha capito un cazzo di me e si é limitato a farmi sentire una merda xk volevo prendere le cose con calma... 
Non capisce che la ferita è ancora troppo fresca e che non ha anche fare con un cazzo di freddo robot... E già che era una serata di merda ho pensato bene di andare a rompere il cazzo proprio a quella ferita, visto che da lunedì che avevo chiesto spiegazioni e o una presa di posizione o un vaffanculo non avevo ricevuto la benché minima reazione.
La sua "presa di posizione" se tale si può definire, é stata sciacquarsi la bocca dicendo che quello che pensava l'aveva già detto tante volte ecc... Peccato che non voglia dire un cazzo visto che non ha saputo cmq dirmi se mi ero immaginata tutto o meno, che era l'unica cosa che davvero mi interessava, non ha saputo dirmi se posso essergli mancata o meno, non ha saputo nemmeno dirmi se ci tiene o meno a me, abbastanza da mandare tutto a puttane, e dopo non avermi saputo dire nessuna di queste cose, x converso non è nemmeno stato in grado di prendere la posizione opposta e mandarmi a fanculo... Quindi l'ho fatto io per lui... E basta... Non era niente di ciò che pensavo di aver visto, niente all'infuori che un sociologico egoista e approfittatore, solo l'ultimo di una lunga riga di stronzi... Deve ritenersi fortunato se quando lo incontro non gli sputo in un occhio... Ma come cazzo si fa ad essere così ipocriti??????
E guardarsi allo specchio soprattutto!! Bisogna davvero essere privi di qualsivoglia coscienza...  Una volta gli dissi che non mi pentivo nemmeno di un secondo passato con lui, ora che ho capito con chi avevo davvero a che fare tornerei indietro e gli rivolgerei la parola solo per tirarlo giù da quel piedistallo di merda su cui si erge manco fosse un dio in terra. 
E la certezza più grande è che al contrario di quanto dice e di quanto io avevo sempre creduto, non è per niente una persona sincera, e non ha tenuto a me nemmeno per un momento, nemmeno per sbaglio. E quindi può decisamente andarsene a fanculo.
E dietro di lui da oggi in poi si potranno accodare tutti i fetidi bastardi che hanno in progetto di entrare nella mia vita per prendermi per il culo, perché da oggi faranno vita dura almeno fino a quando questa farsa che chiamano vita avrà luogo per me, e spero non ancora molto perché mi sono davvero rotta il cazzo di vivere una sfiga dopo l'altra aspettando che migliori, mentre invece ti mostra solo dei barlumi di speranza per poi rilanciarti nella merda... 
Non mi importa di essere codarda o se pensate che abbia l'atteggiamento da vittima. Dopo che sono stata tutto quello che volevate, ora decido un po' per conto mio chi e cosa essere! 
Non ne posso più di cercare di accontentare tutti e non essere mai contenta io. 
Dai miei genitori, agli amici, agli uomini... Andate tutti a fanculo...




martedì 30 settembre 2014

Devil in disguise

Stanotte altro grande momento di schiaffi dalla realtà.

Molto più doloroso questo, della serie aprire gli occhi con degli spilli conficcati dentro.

Capire di aver fatto lo zerbino. Di aver fatto la bambola gonfiabile sapendo di farlo. A farmelo capire è stato pensare a tutti i momenti in cui dopo le risate insieme, dopo le coccole e gli abbracci e i baci, finito il sesso, l'essere messa a distanza, lui girato dall'altra parte che non voleva essere toccato e entrambi che provavamo a dormire senza successo, lui perché gli pesava la mia presenza, e io perché sentivo tutto quel peso... E faceva un male atroce tutte le maledette volte... Ogni cazzo di volta mi sentivo come dopo quel maledetto momento della mia vita in cui davvero mi avevano preso e usato come un pezzo di carne.
E non gli ho mai detto nulla di questo, perché tenevo così tanto a lui da non volerlo far sentire in colpa.
Ero davvero un merda di zerbino su cui ogni tanto dall'alto faceva cadere una briciola, cercamdo di essere degnata di attenzione.
Non l'avevo mai vista così. La colpa è mia che gliel'ho permesso... Lui era un demone travestito da bravo ragazzo. E io solo ora l'ho capito.
Si suppone che, perfino in una notte e via, la persona con cui accetti di lasciarti andare ti tratti come una principessa anche solo per quella notte e mai più, così mi hanno detto. Con maggior ragione dovrebbe farlo una persona che dice di esserti affezionata e ti fa credere di volerti bene.
Io l'ho lasciato fare, ipnotizzata dalla persona che vedevo fuori dal letto, e gli ho permesso anche di trattarmi come il pellegrino che aspetta in ginocchio sui ceci la benedizione del suo santo protettore.
Ripensandoci ora mi sembra un comportamento talmente inumano che non capisco davvero come possa averlo accettato.
Avrei dovuto reagire la prima volta, anzi avrei dovuto fare in modo che non succedesse proprio...

Sono davvero stata un'idiota, ma anche se è colpa mia, nulla in questo momento gli leverebbe due schiaffi se non pugni.
Mi ha trattato davvero male, considerato ciò che gli ho dato, considerato il bene che ho dimostrato di volergli. Non mi meritavo questo trattamento, non mi meritavo di essere trattata come un oggetto, non mi meritavo che lui sapendo benissimo la natura dei miei sentimenti li usasse per riempire il suo ego.
Non voglio sputare nel piatto dove ho mangiato ma non capisco come sia stata capace di sopportare certe cose. Forse lo giustificavo, forse volevo vedere del buono dove non c'era... 
Non lo so... So solo che perfino dopo avergli chiesto di scegliere tra il risolvere e il mandarmi a fanculo, spiegandogli che l'indifferenza faceva troppo male, lui ha scelto cmq di ignorarmi. 
Bell'esempio di essere umano... Bel modo di finire una relazione, bel modo di finire un'amicizia... 
E va bene allora... Che odio sia... Anche se meriterebbe solo che l'indifferenza, ma io non sono così asettica, a me il cuore funziona...

E dire che ho aperto gli occhi solo vedendo come si comporta una persona che ti apprezza davvero...




lunedì 29 settembre 2014

...Eureka!

Penso di aver finalmente capito. Dopo due giorni di lambiccamento cerebrale, forse, e dico forse, ho capito.

Non tutto, non capirò mai l'intera situazione perché per farlo occorrerebbero delle risposte che non mi verranno mai date. Ma almeno ho capito perché per me è così difficile. Non è una questione di sentimenti, non solo quanto meno. Il problema più grande è un altro.
Il problema è che lui ha insultato la mia intelligenza...
Ultimamente gli uomini lo fanno spesso se penso che il mio ex l'ho mollato per questo motivo... Non bene...

Comunque! Era da ieri sera che ci giravo intorno, ieri sera era la rabbia a guidare le mie dita sulla tastiera e magari sono stata troppo cattiva e so che non la passerò liscia per questo, figurati quando mai mi si perdona qualcosa a me? In ogni caso, quando ho scritto
"[...] you too were cruel to me, making me feel like a pathethic mad girl with hallucinations."
E' stato lì che ho iniziato a pensarci sul serio. E ci ho rimuginato tutta la notte senza venirne a capo, tanto da non riuscire a dormire, svegliarmi col mal di testa e saltare il lavoro solo per lambiccarmi ancora un po'... L'ultima sera avevamo parlato di me che mi ero fatta tutto il film da sola e leggendo la freddezza sul suo viso io non avevo potuto far altro che dargli ragione e avevo messo in discussione tutte le mie certezze anche se nel profondo sapevo che non era così, per quanto lui volesse farmelo credere.
Ieri sera mi ci sono rimessa a pensare e mi sono arrabbiata perché non poteva essere così e poi oggi guardando la puntata nuova del Dr Who c'è stata una frase che ha chiarito tutto:
"Tu sei un uomo molto intelligente che fa l'errore tipico delle persone intelligenti, di dare per scontato che chiunque altro sia stupido."
E bam! Eccola lì la soluzione...
Io sono così arrabbiata e non riesco a darmi pace perché lui mi ha fatto passare per quella che si è inventata tutto quando in realtà sapeva benissimo che io conoscevo la verità ma gli avrei dato retta per via della mia insicurezza.
Ok è un tantino intricato detto così ma comunque siamo sempre lì, questo mio capire non cambia le cose e di certo lui continuerà a non ammettere che io ho ragione. Ma ora quanto meno so verso chi indirizzare la mia rabbia, non contro me stessa, per questo continuava a dirmi che non ho fatto niente di male, di non scusarmi, perché forse un po' si sentiva in colpa sapendo queste cose. Boh, vabbè questo non lo posso sapere per certo, ma di sicuro c'è che mi ha fatto passare per una matta che si è inventata una bella favola, e io nonostante sia i miei amici dotti dei fatti, sia i suoi che lo conoscono da anni, dessero ragione a me, gli ho creduto. Tutti mi dicevano che c'erano troppe coincidenze, troppe cose che non potevo essermi inventata di sana pianta per quanto florida possa essere la mia immaginazione. E questo l'avevo già capito, la cosa grave da parte sua, la cosa che non so se riesco a perdonargli, è di aver usato i miei sentimenti e le mie insicurezze contro di me.
Mi aveva conosciuta abbastanza da sapere che avrei messo in discussione le mie convinzioni se lui le avesse minate abbastanza, e così ha fatto! Lui direbbe che l'ha fatto per tutelarmi, ma secondo me ha tutelato più che altro sé stesso.
Manipolatore bastardo, mi fa salire tanto la paranoia da pensare che sia lui che stia spingendo il suo "amico" a starmi appresso pur di liberarsi di me. Ok forse esagero ma dopo che tuo padre tenta di ammazzarsi facendoti apparire come la sua assassina diciamo che sei portata ad estremizzare un tantino le situazioni, specialmente se si tratta di uomini.
Sinceramente arrivata a questo punto non so davvero più cosa pensare, da un lato vorrei davvero trovare un modo soprannaturale di farmi cancellare la memoria e dimenticarlo, dimenticare tutto ciò che lo riguarda. Dall'altra mi sento solo usata e presa in giro per l'ennesima volta.
Non sono nemmeno più sicura che a lui davvero sia mai fregato nulla di me. Fare finta è facile. Ma i fatti parlano più delle parole e qui di fatti niente solo tante parole fuorvianti.
Sono davvero arrabbiata con lui, tanto... Ancora di più se penso che non farà nulla per farmi capire come stanno davvero le cose, convinto di averlo già fatto mille volte. E anche lì altra presa per il culo e botta da stupida che non capisce le cose. Grazie davvero.
Eppure essere arrabbiata non fa sembrare tutto ciò meno doloroso o più facile da affrontare. Fa solo figurare lui più uguale agli altri di quanto non avessi pensato...

#thegirlwhowaited



Insomnia

Saltare il lavoro... Lo stai facendo nel modo giusto...

Mandare a puttane la tua vita? Probabilmente, pure... Mi sento come quando da pivella mi svegliavo la mattina e decidevo di non andare a scuola per paura delle cattiverie che giornalmente mi venivano rifilate, allora dovetti cambiare due scuole perdendo due anni e diplomandomi da privatista con successo. Io da sola lavoro meglio c'è poco da fare...
Non sono riuscita a riposare stanotte, un po' per i pensieri, un po' perché ho guerreggiato instancabilmente con almeno 3/4 zanzare che pur di mangiare mi avrebbero punto anche le orecchie... Ho un mal di testa fottuto e lo stomaco che grida vendetta e giuro ieri non ho bevuto né fatto serata, sono stata a casa col mio dolore.
Nemmeno la telefonata nel cuore della notte di quel ragazzo gentile mi ha fatta stare meglio, mi ha fatto un po' sorridere ma per me lui può essere solo che un amico e comunque non riesco a fidarmi...
Si è dichiarato più di una volta ma l'ho sempre tenuto a distanza, per vari motivi: un po' perché si conoscono e non sarei la prima ragazza causa di tensioni tra di loro quindi potrebbe essere solo una ripicca, è ben più grande di me e M. stesso, ma non solo lui, mi avevano messa in guardia da questo personaggio, e poi vabbè è comunque un uomo... A M. comunque di certo non importa anzi probabilmente non vede l'ora che qualcuno mi porti via dal suo radar.
Anzi se avesse già letto quanto ho scritto ieri notte in preda all'ira saremo già passati direttamente all'odio. Poco male, nel senso che per quanto mi dispiaccia, il suo modo di mostrare odio o benevolenza, nei miei confronti si traduce sempre con silenzio e indifferenza quindi dubito noterò la differenza. E' stupido... Condividere i miei pensieri su un diario virtuale restando col dubbio che lui li legga o meno, è stupido e da codardi mi direbbe lui, ma a me sa meno di invasione, se gli scrivessi direttamente mi sentirei più invasiva, almeno così mi rimane il beneficio del dubbio.
E poi lui non è l'unico problema... Ieri di nuovo tutto il giorno a digiuno, sono stata svegliata a un'ora indecente per essere domenica, da urla di bambini chicani che correvano al piano di sopra ciò vuol dire niente pranzo per me, perché per mio padre loro hanno la precedenza. Ho smesso di combattere tanto non serve a niente, forse il giorno che il mio cuore smetterà di battere mio padre troverà finalmente pace.
Per cena ero troppo devastata per mangiare... E comunque in frigo non c'è altro che insalata amara e succhi di frutta.
Sicuro ieri era per farmela pagare per la cena con le mie amiche di sabato sera, cena fatta con spesa condivisa quindi non levata dalla sua bocca, e di cui anche lui ha usufruito. Quanto l'ho odiato quella sera... Quando qualche mio amico/a viene a casa lui mette su la maschera del caro vecchietto che si fa compatire, super-ospitale ed è triviale quanto riesca a sminuirmi senza farsi notare. Con frasi apparentemente innocue del tipo "Non offri un aperitivo alle tue amiche?" o "Guarda che in tavola mancano le posate". Piccole frecciatine che mi ricordano i tempi delle umiliazioni in ufficio e mi fanno venire voglia di svuotargli in testa la padella piena d'olio bollente.
Ultimamente la vita sembra più pesante, so di averne passate tante ma a un certo punto non dovrebbe arrivare la calma dopo la tempesta? Invece qui sembra sempre che vada a peggiorare... Mi preoccupa che nelle ultime due settimane spesso mi soffermo davanti al nutrito pacco di medicinali di mio padre, accarezzando l'idea di fare qualche cagata come anni e anni fa. Ieri poi è stata davvero il massimo, come se tutte le ferite degli ultimi anni si fossero riaperte e tutto il dolore tornato a galla. Sono quei momenti in cui non bisognerebbe restare da soli... Ma ovviamente gli amici avevano di meglio da fare e nella disperazione ho pensato perfino di chiedere a Lui, beccandomi un annunciato e secco rifiuto.
"E' troppo presto..." avrà pensato che fosse un chissà quale intricato piano per ottenere qualcosa da lui, in realtà avevo solo bisogno del suo modo unico di farmi star meglio, di farmi dimenticare tutto il male che mi circonda, sebbene anche lui ora faccia parte di quel male, affrontare il dolore col suo aiuto sarebbe stato meno doloroso. E poi è stato lui a dire che avrebbe preferito fossimo amici invece di perdermi, probabilmente era solo una scusa per sembrare profondo, gli amici si vedono nel momento del bisogno no? E io nel momento del bisogno mi sento sempre come la particella di sodio in acqua lete...
 Non riesco davvero più a fidarmi delle parole di nessuno, la gente mi usa e mi butta da una vita e io non riesco a diventare abbastanza stronza da impedirglielo. Mi distruggerà, lo so, forse l'ho sempre saputo, ma non riesco a essere diversa da quella che sono.
Onestamente non so più che pensare, della mia vita, della situazione con lui, dei miei cosìdetti amici, di questa sorta di lavoro che faccio e che odio.
Altri lavori non ne trovo, nuove amicizie si possono fare ma per consolidarle ci vuole tempo e io sinceramente non ho voglia di dare la possibilità ad altri estranei di tradire la mia fiducia, la mia vita è una merda, non ho niente e non sono nessuno e lui beh... Che altro dire che non sia già stato detto più e più volte?
Io l'ho scelto e lui non ha scelto me, mi sento quasi un pokémon sfigato, posso ipotizzare che lui abbia dei sentimenti irrisolti per me ma tanto persiste nel tenerli repressi quindi per quanto la volontà di combattere per ottenere quello che voglio sia tanta, lui non è un oggetto e quindi se ti chiede di smettere puoi solo arrenderti, incazzarti e piangerti addosso attraverso uno stupido blog, tra l'altro sperando che lui veda le tue ragioni e arrivi col cavallo nero (perchè bianco è banale e decisamente non da lui) e mi salvi, perché l'autocommiserazione è davvero sexy vero?
La vita fa schifo, ti mostra come potrebbe essere la felicità e poi ti ricaccia nel limbo della banalità, che a quel punto sapendo cosa ti stai perdendo, non è più solo routine ma tortura. Un po' come salire la ripidissima e infinita scala per il paradiso per poi trovare il cancello chiuso e poter solo guardare quant'è bello all'interno.

Comunque do il benvenuto a un'altra giornata di dolore e inutilità, e sinceramente spero di riuscire a mangiare e/o a dormire un po' almeno oggi.


domenica 28 settembre 2014

To suffer alone makes me angry

You know what? Fuck off... You don't want to listen to my apologies only cause you know that it's YOUR fault... And it's meaningless to say that you have always put it clear, it's meaningless to say that you're sorry, because those are only words to me, you left me alone and probably you are so dumb that you're suffering too, not like me for sure, but I know you miss me, I know that you care more than you say, and it's not the alcohol that can replace my hugs, it's not some other girl, I was the only one and you simply throw me away like rubbish. I hate you... I hate you cause it's not fair that you can make me suffer like this, today I've spent the day crying for a man that wants to act like he doesn't care about us, and I'm still cryng for god sake!
It's enough to think that the only thing that you have done when you though that it was the last time, was to show me your "not-decent-human-behavour" and if I didn't come to you, you'd let finish all like this, only for pride. And you had the courage to tell me that you spent half an hour alone, you chose to be alone, you chose not to talk to me, and if you wanted me it was enough to ask, cause I never wanted to hurt you, NEVER!
You're selfish and you're a coward, and yes I'm still thinking that you're a hypocrite full of himself. I'm not so crazy to invent all this movie in my head or to believe something from nothing.
I've seen your interest, over the sex and over the friendship... Maybe very rare but I've seen moments when you were happy only because we were together, times when you've opened your heart, let me in wanting anyone else next to you, besides me.
I'm so angry because I know that you will never admit this, you will never admit that I was important to you, I don't know if you have afraid of me to hurting you, don't want "menate" or to losing your important loneliness but I'm sick and tired of this. I hope you read this and I hope you suffer a bit, to understand what you're losing... And I know it's cruel by me, but you too were cruel to me, making me feel like a pathethic mad girl with hallucinations. I was really awesome, we were awesome together, and you chose to fucked up all. You have never spent a good word on me, never, and I never take revenge like you did, cause I can say that I hate you but more than this, I love you, so if you want to make me suffer more for the words that I wrote here... Be my guest! If you want to ignore me, go ahead, you're very good at it.
But if you want to makes things right, in whatever way, start act like a man and face me.
Look for me, invite me out, move your ass and come here if you really want me in your life. Maybe you really don't want a relationship for now, but if it's true that you care about me, not like the fucking goldfish, but like the girl that give you such trust to make her heart in your hands, call me... Don't leave me alone, cause when you will realize that I was important, it will be too late.
Remember all the times we chat on the benches... It's so sad to stay there alone don't you think? I want you in my life so badly,.. What I got to do to make you care?
Or if you really stay better without me and you only played with me... Tell me to go to hell, stop being easygoing. Do your worst, kill me once for all!



Take my pain away...

Domenica... Giorno d'inutilità...

Sono bloccata a letto, ieri sera non ho nemmeno bevuto eppure mi sento uno schifo... Oggi di più ma in realtà sono giorni che mi sento uno schifo... E' il dolore, lo so, quel maledetto bastardo che è da mercoledì che mi tiene tra le grinfie e si diverte ad accartocciarmi ogni giorno.
Oggi la testa è lì, veramente anche ieri sera c'era, non sono riuscita a staccare i pensieri. Forse la colpa era della cover band dei Led Zeppelin, forse era colpa dell'atmosfera da concerto che ormai mi riporta sempre là con la testa. Penso a quella volta, davanti a quel palco all'aperto, a lui che ogni volta che mi allontanavo mi riportava vicino a lui, una delle più belle sere passate insieme.

Qualche giorno fa ho rivisto un'amica. Aveva bisogno di me, era un po' che non la sentivo ma immaginavo che avesse bisogno di tempo vista la rottura col suo ex.Sedute a un tavolo per un aperitivo, appena le ho chiesto - Come stai davvero? - lei ha iniziato a piangere e a raccontarmi tra i singhiozzi il suo dolore.Dalla mia bocca uscivano le parole di chi ha sofferto tante volte, ma mentre parlavo mi rendevo conto che non stavo solo parlando con lei ma anche con me stessa. Sebbene le situazioni fossero molto diverse, il dolore di un cuore infranto è uguale per tutti, cambia il modo in cui ognuno se la vive.Incredibilmente le mie parole l'hanno fatta stare un pochino meglio, quanto meno ad arginare le lacrime dopo un'ora, sono sempre stata brava ad ascoltare, dare consigli e consolare gli altri ma non me stessa. Sentivo che anche io volevo piangere ma non ci riuscivo, in pubblico mai, in condizioni nomali, e comunque anche a casa da sola non ci riesco è come se mi vergognassi visto che l'ultima volta è successo in pubblico. Inevitabilmente mi sono tornati alla mente tutti i pensieri che sto cercando di tenere fuori da giorni, anche se sembrano settimane, pensieri che mi assillano e mi tolgono la fame e il sonno... Non posso ancora essere obiettiva, non so quando e se potrò esserlo, ma mi manca quella presenza nella mia vita con cui ridere e a cui raccontare come va la giornata o quelle piccole cose che ci facevano ridere insieme. Dio mi manca ogni singolo giorno. Inevitabile torturarsi chiedendosi se ho sbagliato qualcosa, o se ho fatto tutto giusto ma non è bastato o se semplicemente ci vorrà del tempo... Domande che non avranno risposta a breve o forse mai... Mi chiedo se anche dall'altra parte manca la mia presenza... E chissà in che modo... La guerra più difficile è sapere di volere una persona nella tua vita e sbattere la faccia contro il fatto che non puoi averla senza soffrire, perché non puoi comunque averla nel modo che vorresti.
In situazioni analoghe, non ricordo di essere mai stata così tanto provata, non sono una roccia ma di solito do il giusto peso alle cose. Perché stavolta è diverso? Perché non riesco a darmi pace?
Ogni giorno spero che la tortura finisca. Che il telefono squilli portando buone notizie.
Dentro di me forse so perché è così difficile, ma non voglio pensarci, non voglio pensare a niente.
La vita è così ingiusta certe volte... Con me si sta dando particolarmente da fare e io sono così stanca di sopportare batosta, dopo batosta, dopo batosta.
Mi manca ok? Mi sento stupida e infantile per questo... E non riesco a fare pace col fatto che io a lui non manchi affatto, che probabilmente nemmeno mi pensa mai, si è liberato di un problema e ha ripreso la sua vita normale esattamente com'era prima che arrivassi io a stravolgerne l'equilibrio.
Per quanto sappia che mi vuole bene... No neanche, riformulo... Per quanto sappia che almeno un pochino lui si sia affezionato a me, so che non basta e so che più passerà il tempo più anche quel poco svanirà. Io non sono niente di speciale, è inutile che mi ripeta il contrario, perché se così fosse le cose sarebbero andate diversamente... E mi sento sempre più dannatamene patetica... 
Fuori c'è il sole, oggi è solo un buon motivo per tenere la tenda chiusa. Vorrei stare su quel divano a guardare film e ridere e scambiarci frecciatine e magari un po' di coccole... Invece sono qui sola e debole, patetica e insignificante,
Ho perfino deciso di smettere di allenarmi con gli altri perché significherebbe andare là e stare con l'ansia di incontrarlo. Allenarmi qui non ci sono mai riuscita per vergogna quindi di nuovo tornerò a guardare senza partecipare, e tanto anche ballare è diventato pesante, perfino il mio mare è diventato sterile a vedersi.
Non credo che sia tanto diverso dal disintossicarsi, devi combattere giorno dopo giorno tra crampi allo stomaco e mal di testa e insonnia, resistendo alla tentazione di farti un'altra dose. E' una sensazione che ho già provato ma di solito succedeva dopo mesi se non anni di storia e poteva essere comprensibile, per quanto io abbia amato forse una massimo due volte in tutta la mia vita e il fatto che non ne sia sicura mi fa dubitare anche di quelle.
Innamorarsi è diverso dall'amare, è l'inizio di tutto, anzi ancora prima c'è l'essere "presi bene da qualcuno" poi diventa pressante, ti alzi la mattina e pensi a quella persona, vai a dormire e pensi a quella persona, durante il giorno se pensi ai momenti passati insieme senti un morsetto allo stomaco e ti si stampa un sorriso ebete sulla faccia, ogni volta che ti squilla il telefono speri sia lui... Insomma è quella fase di cottura a fuoco lento che sta all'inizio di ogni storia.
E' quella fase in cui io sono cascata... E lui no.
L'altro giorno sono incappata in una citazione:

- Sei un vigliacco! Io mi sono messa in gioco... Le cose finiscono se c'è un motivo valido! Tu ce l'hai?
- Forse no... però non ho neanche un motivo valido per stare con te!
A vederlo poteva essere tranquillamente un dialogo tra noi due, uno tratto dai nostri litigi, e ancora giuro mi viene il batticuore se penso alla sua voce che trema che pensavo fosse perché non voleva perdermi o perché in realtà a me ci teneva più di quanto voleva ammettere e invece probabilmente era solo la rabbia. Comunque sono andata a cercare da dove fosse tratto e ci sono rimasta davvero di merda... Federico Moccia del cazzo... Un motivo in più per odiarlo dopo la gente che fa flessioni sui gradini e gare clandestine di moto per poi fare murales alti una madonna e mezza "perché io sono un bad boy ma ho il cuore di panna"... Ma vaffanculo...
Se non altro non era presa da 3msc...
Radio Charlie in questi giorni passa da momenti d'iperattività, colmi di canzoni struggenti con testi che sembrano parlare di me, di noi, a momenti di morte in cui non si sente altro che un white noise disperato e contorto.
Mi sento un fantasma, Penso a "Hole in my soul", e posso sentire, vedere, quasi toccare il buco che si è formato nella mia anima, i bordi frastagliati e anneriti, lapilli di fuoco che lambiscono le carni, gocce di sangue mischiati a lacrime, e intanto sento il mio corpo cadere nel vuoto, come nella bocca di un vulcano senza fondo, gli occhi sbarrati dal terrore, incapace di muovere le membra, un peso morto in caduta libera, e quel buco che mi uccide lentamente e dolorosamente.
Non so che fare, per una volta so perfettamente cosa voglio e non so davvero cosa fare senza mancare alle promesse che ho fatto. Mi sento una codarda per aver smesso di combattere, ma ero un soldatino che con una piccola e fragile spada tentava di intaccare un muro di cemento armato talmente alto da non vederne la cima. Eppure questo soldatino vagherebbe ancora intorno al muro in cerca di qualche crepa, di qualche punto di debolezza, perfino col rischio di non trovarne.
Quante volte avrei voluto essere nella sua testa, sentire i suoi pensieri, sentire com'è sentirsi dire tante belle parole, sentirsi così apprezzati e coccolati, e sentirsi anche in difetto perché tu non ricambi.
Forse è futile ma mi manca anche stare a letto con lui, giocare, cercarsi, negarsi, con malizia e desiderio... Specialmente l'ultima volta, proprio perché sapevamo che era l'ultima, è stato meraviglioso.
E lui ha fatto una cosa a cui magari non ha nemmeno pensato ma che mi ha fatto sentire così bene...
Lì davanti a lui, stesi a farci una piccola guerra di giusto e sbagliato, io provo a giocare sporco e resto nuda ma insicura come al mio solito mi avvolgo nel lenzuolo, lui prende quel lenzuolo, flebile scudo e lo scosta e poi mi guarda, non mi prende in giro, e io lo giuro, non mi sono mai sentita così bella...
Era capace di fare qualcosa ogni volta che lo vedevo, anche una piccola cosa che ogni volta mi faceva innamorare di lui come fosse la prima, facendomi dimenticare tutti i momenti negativi che potevano crearsi intorno...
Mi sembra di avere così tanti rimpianti ora...
Ogni giorno succede qualcosa che vorrei raccontargli, avrei voluto ascoltare i suoi problemi e i suoi crucci, avrei voluto essergli amante e amica, tutto ciò di cui avesse avuto bisogno.
Avrei voluto averlo nella mia vita, punto e basta.




giovedì 27 febbraio 2014

Life really sucks sometimes...

Where is my mind? Dov'è la mia mente? Dove cazzo sto andando?


Non lo so, non lo so più... Forse mi sono fatta una certa idea di cosa vorrei dalla vita ma ogni giorno faccio i conti col fatto che sono cose più simili ad utopie che a progetti realmente realizzabili.


Volevo fare della mia vita un'opera d'arte... Sono entrata in un nuovo spettacolo ed è bellissimo, ma mi sono dovuta trasferire nella mia vecchia città e quindi penso che sarà solo questione di tempo prima che decidano di tagliarmi pensando che diventi troppo difficile contare su di me per gli spettacoli... E non ho manco il coraggio di chiedere se ho una parte nello spettacolo che deve uscire, che sarà una figata astronomica visto che è un giallo/comico/western con i ruoli a sessi invertiti...


Il libro è fermo... Non ritengo i racconti che ho scritto fino adesso abbastanza validi da mandarli a un editore e non riesco a scriverne di nuovi perché mi sembra di scrivere sempre dello stesso argomento: delusioni amorose...


Ballare resta un hobby da sfoderare in discoteca ormai, non avendo fondi per frequentare scuola alcuna ed essere troppo cacasotto per allenarmi in piazza con gli altri... E cantare beh... Non sono nata intonata, mi sono sforzata di diventarlo ma le note alte senza qualcuno che m'insegni come raggiungerle continueranno ad essermi precluse, e per adesso è fallito anche il tentativo di trovare un coro NON da chiesa a cui unirmi per tirare fuori un po' di rabbia dal mio corpo e trasformarla in musica...