mercoledì 26 novembre 2014

Vivere con l'ansia...

Sarà che sono giorni che riguardo le repliche del Dr Who... Ma ora capisco come si sente il Maestro...
Sono giorni che sento i tamburi pure io, ma i miei non sono tamburi, è il mio cuore che sembra uscito pazzo.
Oggi è partita la lettera, ieri sono arrivata a casa per le 3 e mezza di notte e mi sono messa a finire di trascrivere la poesia, prima a matita poi con pennino e calamaio, ho orlato i bordi col fuoco, ho rifinito la lettera in allegato e alle 5 e mezza sono andata a dormire, ho messo la sveglia alle 9, 9 e mezza ero in strada, a far stampare la lettera dal cartolaio visto che la mia stampante ha smesso di collaborare, comprare una busta e poi in posta...
Per tutto il tempo i tamburi mi battevano dentro senza sosta, solo il cielo sa quanto è importante per me quella lettera, ho fatto mille domande stupide alla tipa della posta sui tempi di consegna e se avevo scritto bene l'indirizzo, "ma siamo sicuri che arrivi?", ecc..
Mi sono chiesta mille volte se ci fosse dentro tutto se avessi dovuto aspettare, se, se, se...
Ma non ha senso prolungare questa tortura. Ogni volta che lo vedo mi si chiude lo stomaco, le mani mi tremano, il respiro si fa affannoso, il cuore impazzisce e io divento deficiente.
Ecco mi sono appena resa conto che nella poesia ho sicuramente sbagliato a scrivere "deficienti", bene...
Ieri sera ho avuto un momento in cui avevo bisogno di restare sola, forse perché era già una brutta giornata e lui appena arrivato mi ha benedetto con una critica, ma perché non ha mai una parola gentile per me?
Sono andata al fiume e mentre guardavo l'acqua scorrere ho pensato a tutta la merda che c'è nella mia vita e che per quanto mi sforzi non sembri passare e poi ho fatto una cosa forse un po' stupida ma sul momento mi sembrava l'unica cosa da fare. Ho preso una sigaretta e ci ho scritto sopra It gets better, le cose andranno meglio, sono tornata al nota con un mezzo sorriso e ho cercato di credere in quello che avevo scritto, mentre mi accendevo quella sigaretta e cercavo di aspirare il desiderio scritto sopra insieme al fumo, lui mi ha guardata come si guarda una bambina ingenua poi si è rimesso a giocherellare col telefono e non ha detto nulla, chissà che pensa di me, è l'unica persona di cui l'opinione mi importa davvero così tanto.
Mentre scrivevo quella frase al fiume ho formulato il mio personale piano B.
Se il mio piano andrà male, e viste le premesse non ci sono grandi presupposti perché possa andare bene, me ne andrò... Sarebbe troppo difficile restare, sarei tentata di vederlo e mi farei solo del male, andrà a finire "come le storie in cui l'amore è negato: con lacrime e un viaggio..."

Se andasse bene, so che anche tutto il resto in un modo o nell'altro si sistemerebbe e per quanto sia abbattuta, spero con tutta me stessa che per una cazzo di volta le cose si mettano meglio per me.
Ogni tanto mi rifugio nei pensieri e immagino come sarebbe... Avere una persona accanto, avere lui accanto, mi sono immaginata la sera in cui gli darò il regalo e lui che mi dice "va bene, proviamoci" e il cuore che finalmente esplode, io che non riesco a smettere di sorridere, lo abbraccio, lo bacio, mi escono lacrime di gioia... Sarebbe la gioia più grande che potrei provare...

E io ci spero, davvero tanto questa volta...


giovedì 13 novembre 2014

Di fronte a te...

L'elettricità nell'aria quando siamo io e te,
quando pochi centimetri ci separano,
siamo come due poli opposti,
e questa forza invisibile che ci attira,
devo toccarti,
devo colmare la distanza,
e allora mi sento come in apnea,
a pelo d'acqua,
e l'aria è lì a pochi lunghissimi centimetri da me,
poi prendo coraggio e un angolino di me,
tocca un angolino di te,
e allora respiro di nuovo,
ma poi il mare diventa una cascata,
ti abbraccio per non cadere,
ti bacio e allora tu sei l'aria,
mi salvi dall'affogare,
ogni dannata volta,
e dopo è come una danza,
parte dalle labbra,
s'intrecciano le mani,
tu mi cerchi, io ti cerco,
siamo droga l'uno per l'altra,
via i vestiti, via le maschere,
siamo infinito,
perché non è chiaro dove inizi tu e finisco io,
e dire che all'inizio,
eravamo solo io e te,
l'uno di fronte all'altra,
con una manciata di infiniti centimetri nel mezzo...

lunedì 10 novembre 2014

Sai che c'è?

Sai che c'è?
C'è che discutere con te è tanto fastidioso quanto il solletico... Perché alla fine il solletico mette di buon umore.
C'è che ho deciso di continuare a tirare sassi a forma di cuore contro quel muro, ma finiranno prima i sassi, o prima crollerà il muro?
C'è che possiamo litigare quanto vuoi, eppure finiamo sempre in un letto abbracciati.
C'è che quel piccolo bacio che ti ha fatto sentire fragile mi ha fatto sentire invincibile, quindi dopo hai dovuto far sentire me fragile per provare a sentirti invincibile: con me ci sei riuscito, te invece eri di nuovo solo e vuoto.
C'è che forse mi tratti male proprio per questo, perché in qualche modo ho fatto breccia e pensavi che nessuno potesse farlo, perché a nessuno importa... E mi odi per questo... Però mi vuoi anche un gran bene.
C'è che ti spavento, e allora cerchi di spaventare me; a volte ci riesci, altre volte no.
C'è che io e te siamo tanto deficienti da essere buffi, e alla fine anche questo è divertente: il nostro cercare di essere eroi, quando siamo soltanto umani.
C'è che io ho smesso di aver paura, o meglio ho accettato che le cose potrebbero andare male, ma anche bene, e che non ha senso vivere senza mettersi in gioco, specialmente per qualcosa in cui si crede, Tu quando lo farai?
C'è che il tuo arrampicarti sugli specchi certe volte è così disperato che non so se sorriderti o darti una testata.
C'è che sei testardo, ma quando voglio anch'io e su di te ho deciso di spaccarmi la testa.
C'è che alla fine della fiera, ora siamo ad armi pari, è il momento giusto, devi solo deciderti e farmi sapere quando vuoi iniziare il duello.

... E sai che c'è? Sarà fantastico...

lunedì 3 novembre 2014

La quiete dopo la tempesta

1.11.2014

E' strano come si evolvono i rapporti... Come si evolve la vita in generale.
Fino a qualche settimana fa se mi fossi trovata una pistola carica davanti probabilmente me la sarei puntata alla tempia e tanti saluti, senza rimpianti.
Oggi è diverso. La mia vita è sempre la stessa ma ho realizzato che ci sono dei momenti, anche piccoli momenti che mi sarei persa e che, per quanto magari futili all'apparenza, sono quelle cose che mi fanno pensare che vale la pena di combattere ancora.
I sorrisi con le amiche, quelle amiche che spendono la serata ad ascoltarmi e a cercare di venirne fuori, i nuovi amici, le serate pazze e sregolate in cui tutti gli obblighi e le responsabilità sembrano sparire per un po', la riscoperta della libertà, anche se perdere il lavoro non è bello ma liberarmi di quel peso mi ha fatto bene, non era per me, fare il biglietto aereo a mia madre e sapere che tra poco più di un mese potrò abbracciarla e averla vicino per un'intero mese.
Intanto torna il freddo e quel periodo dell'anno in cui le feste fanno sentire le persone come me, con le famiglie tutte rotte, ancora più sole, anche per questo che sono contenta di riavere qui la mia mamma, la mia roccia. Lo so che sono grande per fare la mammona, ma la verità è che non smetterò mai di sentire la sua mancanza, per quanto riesca a mettermi il pepe al culo anche da oltreoceano.
E' passato un po' dall'ultima volta che ho pubblicato, forse perché sono stata più occupata a vivere che a rimuginare, ma oggi ho tempo e voglia di esternare i pensieri e quindi eccomi qua.
Nessuno capisce perché io preferisca passare le mie serate a Rapallo piuttosto che a Genova, ma lì, in quel bar, mi sembra di aver trovato una nuova "famiglia", amici con cui sorrido e scambio abbracci, mi sento come la loro mascotte a volte ma mi fa piacere: mi fa sentire come se mi vogliano tutti bene, ci si scambia consigli ed esperienze, si scherza e ci si aiuta a superare quelle piccole vicissitudini che capitano a tutti.
E per amore di completezza, visto che in pratica ho ricominciato a usare il blog per sfogare le emozioni di quella storia, si c'è anche lui.
Ora va meglio. Certo è sempre difficile avere a che fare col suo carattere particolare ma non demordo, immagino sia questo che si fa quando si vuole bene a una persona, la si apprezza e le si sta vicino apprezzando pregi e difetti.
Mi sto comportando da amica, certo abbiamo concezioni diverse di amicizia, specialmente su quanto concerne l'espansività, in particolare gli abbracci, ma piano piano penso che le cose andranno meglio. Halloween è stato un po' un ritrovarsi, ok forse la serata non si è proprio conclusa "da amici" ma che c'è di male a volersi bene e anche a provare una forte attrazione reciproca e farne buon uso? :P
Certo non mi tirerei indietro se un giorno cambiasse idea e decidesse di essere più che amici, però al momento va bene così, mi piace stare in sua compagnia e non c'è niente sotto, gli voglio bene, davvero tanto e spero che d'ora in poi le cose davvero vadano bene.
Ovvio che se apprezzi una persona continui ad apprezzarla, cerco solo di tenere lontani sentimenti, non voglio mettere etichette, mi piace passare il tempo con lui, quello che deve succedere succederà senza che ci sto a pensare troppo sopra. La cosa che più mi preme, è lui sappia che di me si può fidare, che su di me può contare e che per quanto sia complicato non mi vedrà scappare.
Penso che anche se non lo ammetterebbe mai, anche a lui questo riavvicinarsi fa piacere, perfino la sera dopo abbiamo finito la serata da lui a guardare un film, mentre lui crollava bellamente sul divano dopo nemmeno venti minuti, povero era davvero tardi, eppure la buona volontà ce l'ha messa. Erano le 5 del mattino quando sono andata via, sarebbe stato logico fermarsi a dormire lì ma non voglio che mi veda come un obbligo e soprattutto voglio che impari a dirmi cosa vuole:
"Charlie mi fa piacere se vieni da me e ci guardiamo un film."
"Charlie fermati a dormire se ti va"
"Charlie stasera non ne ho voglia"
Non è così difficile e poi con me si può parlare non è che ti mangio. E poi mi ricordo ancora di quando mi disse che gli imponevo la mia presenza, non è una cosa bella da sentirsi dire ma ovviamente se uno non si esprime e dice che non si fa sentire mai con nessuno cosa devo fare leggere nel pensiero?
Magari ci riuscissi!!!
Comunque spero davvero ne esca qualcosa di buono...