lunedì 18 febbraio 2013

"Quando l'Anticristo passò da Vallegrund"... La recensione!


"Anno 1908. Vallegrund è un piccolo paese di montagna, abitato da gente semplice che si contenta di una vita semplice, anche se difficile.
Un giorno in paese, dove non succede mai nulla, sparisce una gallina. L'avvenimento, di per sé banale, da l'avvio ad altre misteriose sparizioni che scuotono la comunità. I sospetti cadono su un bambino di nessuno che in paese viene chiamato "il Matto", ed un cane con un nome improbabile.
Quando viene ritrovato il proprietario della gallina scomparsa, sfracellato sul fondo di un precipizio chiamato "Salto della vecchia", gli abitanti di Vallegrund sembrano perdere la testa. Chi è colpevole di questa morte? E' vero che il bambino ed il cane parlano tra di loro? Davvero l'Anticristo è arrivato a Vallegrund?"

Per essere solo la seconda di copertina promette bene... Abbiamo mistero, delitto, personaggi curiosi e un pizzico di comicità (che non guasta mai!), il tutto in un contesto alquanto bucolico e denso di mondanità, e già tante domande che portano il lettore a buttarsi tra le pagine per trovarne le risposte...

Forse per deformazione professionale (l'autore scrive prevalentemente testi teatrali), appena dopo la pagina del titolo (di solito corredato di dedica e autografo per chi ha acquistato il libro direttamente durante i pellegrinaggi dell'Anubisquaw) troviamo una lista dei personaggi, una scelta stilistica che ho davvero apprezzato ed è stata anche la prima fonte di sorrisi.
Vallegrund, la sua gente, le sue montagne, la sua storia

A questo, segue una nota dell'autore, il quale ci tiene a precisare che inesattezze, anacronismi e forzature sono state frutto di un'accurata selezione, e conoscendolo non poteva essere diversamente, oltre che a fornire qualche indizio sui luoghi e i tempi che hanno ispirato l'ambientazione, tanto che penso che quest'opera si possa tranquillamente definire romanzo storico, perché ne svolge esattamente la sua definizione di trasmettere lo spirito, i comportamenti e le condizioni sociali di un'epoca passata, pur rendendosi assolutamente coinvolgente e mai noioso, a cominciare dalla stessa Nota dell'Autore.

E poi ecco che si comincia, non catapultati ma piuttosto condotti per mano dentro il piccolo universo di Vallegrund, con i suoi personaggi, ognuno con qualche bizzarra abitudine, ma soprattutto tutti contraddistinti da tante imperfezioni, il che li rende così piacevolmente (ma non sempre) umani agli occhi di chi legge.
Le risate cominciano a scrosciare già dalle prime pagine e sebbene qualcuno con più autocontrollo sicuramente riuscirà a tenerle tutte dentro di sé, per me è stata una vera impresa, in molti casi fallita, riuscire a trattenermi dal ridere sonoramente durante qualche peripezia del sindaco Olindo alle prese con le bizzarre peculiarità dei suoi compaesani.
Il Matto e il suo cane sono invece personaggi che stimolano una grande simpatia e tenerezza, e forse qualche nota di invidia per quel rapporto così speciale quanto unico.
La narrazione scorre facile in quasi tutti i punti, ma la cosa bella è che anche se può capitare di trovare un punto magari più descrittivo, si rischia di saltare le parole o addirittura le pagine tanta è la curiosità di sapere cosa succederà di lì a poco, di sapere se questo benedetto Anticristo è davvero arrivato a Vallegrund o meno...
E' interessante anche il fatto che non si avverte da subito la chiara presenza di un vero protagonista, forse da metà in poi è più chiaro che il titolo di protagonista se lo merita solo chi ha più sale in zucca, e non necessariamente perché è sindaco o perché è (considerato) Matto.

Parlando di tematiche, può risultare più o meno evidente la visione critica dell'autore nei confronti dell'umanità, la tendenza della gente a essere "pecorona" e seguire la corrente, e questo riesce ad esprimerlo anche solo in 5 parole piazzate ad arte:
"Segno di croce. Così sia."
C'è qualcuno che però a volte si salva pensando con la propria testa e che nel suo piccolo può scoprire di essere una sorta di eroe.
Quindi critica sociale, ma anche un po' politica, addirittura anticlericale.

Nel complesso, il libro risulta un "giallognolo", come ama definirlo il suo autore, ma personalmente non lo considero uno di quei romanzetti da spiaggia da leggere per passare il tempo, ci vuole anche una certa dose di attenzione e riflessione per godersi meglio la trama stessa e capire più a fondo il significato intrinseco che il libro offre al lettore. 
Un'opera senza dubbio molto curata e di quelle che dopo averle lette ti fa davvero piacere averlo fatto, con un po' di rammarico per il fatto che sia (già) finito.

Sull'autore...



Michele Cremonini Bianchi è nato nel 1962 a Cremona, dove vive e lavora. E' autore di testi teatrali e regista per la propria Compagnia Teatrale professionista: AnubiSquaw s.n.c., fondata nel 2000, di cui si definisce Dream Master ed il cui slogan è appunto "Coltiviamo Sogni".
Non tollera gli intolleranti e fino adesso ha sfornato oltre 10 cene con delitto più un paio di spettacoli teatrali, tutti quanti davvero gustosi e apprezzati dal nutrito pubblico di AnubiSquaw sparso per tutta l'Italia. 
Sua socia in questo cammino e musa ispiratrice è la bravissima e istrionica Marinella Pavanello, senza dubbio punta di diamante della compagnia teatrale e Art Master della stessa.

La mia grandissima fortuna in tutto questo, come allieva (sogn)attrice all'interno della famiglia AnubiSquaw, è di aver trovato queste due persone con cui è davvero piacevole e stimolante lavorare, persone serie e fidate che gestiscono tutto ciò che fanno con la massima professionalità.
Spero il Capo non me ne voglia per questa recensione, e neanche pensi che sia troppo lusinghiera, insomma a me il libro è piaciuto davvero tanto e mi sembrava giusto rendergli giustizia.


Per chi fosse interessato all'acquisto del libro: http://www.anubisquaw.it/wmview.php?ArtID=64

Per chi volesse saperne di più sull'universo AnubiSquaw: AnubiSquaw s.n.c Compagnia Teatrale
                                                                                      AnubiSquaw su Facebook



domenica 17 febbraio 2013

A tutte le donne


Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue Sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua Bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che però grida ancora vendetta
E soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d'amore.

Alda Merini

http://www.laprovinciadicremona.it/cronaca/violenza-sulle-donne-flash-mob-in-galleria-1.257570

giovedì 7 febbraio 2013

The Notwist - Consequence



La bellezza di questa canzone e la pace che mi da ogni volta che l'ascolto... mi disarmano... <3

Part of me...

Forse ho trovato un titolo per il mio blog che mi soddisfa (dico forse perché, essendo pur sempre una donna, non so cosa voglio ma mi riservo il diritto di rompere i coglioni se non lo ottengo :)...

THIS IS THE PART OF ME...



Un po' perché sono profondamente bastarda e il mio counter visite schizzerà alle stelle con le persone che cercano la canzone di Katy Perry, che resta una cantante che stimo, ma il motivo principale è che è proprio quello che voglio trasmettere, una parte di me.
Voglio che le persone che pensano di conoscermi si interessino a ciò che scrivo e mi conoscano davvero, voglio che questi piccoli pezzi di me che esprimo in ogni post possano emozionare, far ridere anche, o addirittura aiutare chi ha dei dubbi o chi ha bisogno di consigli...
Infondo tutti ci teniamo ad essere accettati, a far parte di un gruppo, o sentirsi solo parte di qualcosa e quindi non mi vergogno di questo mio tentativo di far sentire la mia voce, che pur essendo una tra miliardi, è e sarà sempre unica e irripetibile, come quella di ognuno di voi e quindi bisogna tirarla fuori, come meglio sapete fare, bisogna farsi notare per la propria unicità non per quanto siamo bravi ad uniformarci al gruppo.

Chi sono io?
Ovviamente non so ancora dare una risposta precisa a questa domanda ma ho passato davvero un sacco di tempo cercando di imparare sempre più su me stessa.
In questo momento sono una ragazza un po' insoddisfatta forse, che si sente meglio quando scrive, che sta davanti al pc con la sigaretta in bocca e si sente una sorta di moderna Charles Bukowsky al femminile, magari con la mente un po' meno perversa, forse... ;)
Sono quella che balla da sola quando nessuno ha voglia di ballare e sorride e, nonostante il mio essere analitica (basso espansiva e basso dominante, stile di relazione, ndr) se è felice dispensa abbracci e sorrisi e se faccio un complimento è perché ci credo davvero non per prendere in giro.
Sono quella che non ha uno stile di vestiario ma a cui piace vestirsi a seconda dell'occasione e sebbene sia davvero raro vedermi con un paio di tacchi, non è raro invece vedermi un giorno con la gonna e il giorno dopo con un bel paio di pantaloni superlarghi o con una maglietta rock o metal, a seconda se sto andando a ballare hip hop o a un concerto dei Tenacious D...
Sono quella che non ascolta un genere solo di musica, ma ascolta tutto, rarissimo che compri un cd di un solo artista, rarissimo che compri un cd, non mi piacciono mai tutte le canzoni di un artista, anche se quelli che ci sono andati più vicini senz'altro sono gli Articolo 31, per come sto oggi, mentre scrivo ascolto indie rock, iniziando con Love Will Tear Us Apart (L'amore ci farà a pezzi - Joy Division 1980), e se Ian Curtis fosse ancora vivo ne avremmo di cose da dirci, ma si sa i migliori si suicidano sempre -_-, passando per Karma Police (Radiohead), Never let me go (Florence and the Machine), Where is my mind (Pixies rifatta dai Placebo) colonna sonora di Fight Club di cui ora sto leggendo il libro ed è fantastico.
Si sono anche quella che legge ma anche lì mai lo stesso genere, e posso leggere libri inflazionati come Tre metri sopra il cielo o la saga di Twilight e voi non potete dirmi un cazzo se non l'avete letti perché per quanto possa essere buffo un vampiro che sbarluccica, il sentimento che traspare dalle parole di un autore è qualcosa di impagabile ed estremamente emozionante, Fabio Volo, è facile dire che prende le frasi dai cioccolatini ma provate a scrivere come lui, provate a scrivere qualcosa e quando qualcuno la legge fargli pensare "cazzo è troppo vero", non scrive frasi di cioccolatini, scrive di vita vera ignoranti!
Bukowsky, un po' porno ma ogni tanto ci vuole, e comunque tra i suoi bicchieri di whisky, le sue sigarette e sue scopate, si innamora di ogni donna che vede, è un romantico, a modo suo.
Shakespeare, il migliore, è necessario dire altro??
E potrei andare avanti per un bel pezzo, eppure ci sono periodi che passano senza che tocchi un libro, ma quando ne comincio uno lo divoro.
Sono quella che ha più di 200 film in casa, se contiamo solo gli originali, e li guarda e li riguarda, alcuni più di altri ovviamente, e ogni volta che ne vede uno resta assorbita nell'universo di ciò che vede, e quando finisce ci vuole una buona mezz'ora prima che torni ad essere Charlie, perché la vita nei film è più bella e Charlie non sempre vuole tornare alla realtà, ma comunque ci torna, anche se il più delle volte ha imparato qualcosa in più...
E sono quella che c'è sempre, che capisce sempre quando qualcosa non va e se ti va di parlarne io sono lì e ti ascolto anche se poi non ti ricorderai di me, anche se una volta che ti sarai sfogato e avrai preso ciò che ti serve dai miei consigli, sarò solo un altro "ciao" tra le facce che vedi una volta ogni tanto, ma niente di più.
Ma io sono lì, e anche se non me lo chiedi sono come Wolf di Pulp Fiction, risolvo problemi, quelli degli altri più che i miei ma da qualche parte bisogna pur cominciare no? E molto probabilmente è proprio questo il mio problema, e negli anni comunque ho imparato a dire qualche vaffanculo in più, ma mai abbastanza e sinceramente, forse ci soffro un po' di più, ma come vivo io le situazioni e le persone, voialtri non sapete nemmeno che significa avere dentro tutta questa passione, ed è stancante certo, ma ti fa vivere ogni attimo nel modo più completo che ci sia!
Sono quella che si innamora ogni giorno... Di una canzone, di un film, di un fiore, di un sorriso, di una situazione, di un'emozione, di una frase... Romantica da fare schifo...
Mi piace cantare, anche se non sono propriamente intonata ma la cosa non mi ferma, mi dispiace un po' per chi mi ascolta stonare ma è così liberatorio che non voglio proprio farne a meno...
E recito, si perché per una che vuole fuggire dalla propria realtà non c'è modo migliore no? Sul palco si, ma anche fuori a volte, perché la gente non vuole vederti triste, non che gliene freghi qualcosa ma le persone tristi sono noiose eh!, quindi su la maschera ed è come non fosse successo niente, anche perché ancora non ho trovato una persona che abbia voglia come posso fare io di stare a sentire le mie seghe mentali giornaliere e cercare di porvi rimedio, a volte penso di essere un'aliena perché in effetti è una rottura di balle eppure eccomi qua, psicologa senza laurea a tempo perso.
E nonostante la mia femminilità non sia delle più preponderanti, la shopping-terapia mi fa incredibilmente bene... Ma ogni volta che ci casco penso alle parole di Tyler Durden:

"L'automiglioramento è masturbazione, l'autodistruzione invece...."

Fa riflettere, specialmente se penso che ultimamente assumendo piccoli quantitativi di alcool mi sento più felice... La mia solita svagodeficienza... Ma che ci posso fare, se la vita ti offre limoni... Limona! XD

Il mio tempo è esaurito, ovviamente non ho mai un cazzo da fare e quando mi metto giù a scrivere devo smettere perché devo fare qualcosa... La storia della mia vita in pratica!

Al mio prossimo delirio!

lunedì 4 febbraio 2013

Confessioni di una mente contorta... ma anche affollata eh?

Ieri mi sono fermata a pensare.... Qualcuno riderà di questa affermazione, ma la verità è che io mi fermo a pensare in continuazione, sempre anzi, troppo, e ieri era una di queste ricorrenti situazioni.
Mi sono fermata a pensare a come certe situazioni potrebbero evolvere anche se in realtà non succederà mai. Mi spiego meglio, avete mai visto 500 giorni insieme (per i puristi "500 days of summer")? Quindi avete presente la scena in cui il film si divide in due rappresentando da un lato le aspettative di Tom e dall'altra la (triste) realtà dei fatti, ecco una cosa del genere! Mi spiego ancora meglio, proprio terra terra? Odio qualcuno ma non posso toccarlo mentre nella mia mente posso tranquillamente ucciderlo e danzare allegramente sul suo cadavere senza alcuna conseguenza! :) Non fate i buonisti, sono sicura che nella mente di ognuno di voi siano passati pensieri così imbarazzanti e vergognosi che detti ad alta voce vi farebbero apparire tutti pazzi, ma la verità è che tutti noi nella nostra mente siamo persone totalmente diverse, libere, nel bene e nel male.


Il mio pensare di ieri era talmente "grave" nel senso di ispirante e liberatorio forse, da meritarsi uno stato su FB:
<<... A volte la mente vaga dove non dovrebbe... Ma poi pensi: se nella realtà non si dovrebbe al contrario nella mente tutto è lecito, perché i tuoi pensieri sono solo tuoi... Ed è divertente giocare con le situazioni reali e poi creare dei seguiti nella mente o nei sogni... Anzi sicuramente è più bello e meno problematico di quanto non sarebbe la realtà... o no?? >>
Riallacciandomi al concetto di prima, tutti noi vaghiamo con la mente dove non dovremmo, ma chi, come me, ha la (s)fortuna di avere un'immaginazione così vivace beh...altro che amici immaginari, altro che LSD, non per vantarmi ma se io fossi la regista della mia vita, sarebbe una vera figata... E questo è estremamente banale perché tutti la pensiamo così, ma la nota fastidiosa è capire da tutto ciò che non siamo liberi.
Ovviamente se lo fossimo sarebbe un gran casino, omicidi, tradimenti, viaggi nello spazio e nel tempo abusivi e chi più ne ha più ne metta ma allora qual'è il piano?
Tutti ci poniamo le classiche domande esistenziali sul perché siamo qui, dove andiamo da dove veniamo ecc...Ma la vera domanda è cos'è che ci tiene legati? La vera schiavitù dell'essere umano? La mia risposta è i sentimenti. Lo spettro delle emozioni umane è infinito ma voglio spiegarmi meglio, lascio stare l'esempio dell'omicidio a cui mi ero affezionata prima ma poi temo che la gente inizierebbe ad avere paura di me e quindi andiamo su uno scenario più classico: a lui piace lei, a lei piace lui, si scambiano sguardi, flirtano, poi si crea una situazione e probabilmente ci scappa il bacio o altro... E POI?? tutti vogliono sapere cosa succede dopo il vissero felici e contenti ma la verità è che non ci deve essere per forza un "e poi", ha tutte le ragioni del mondo chi disse che "non è importante la destinazione quanto il viaggio", pensateci bene: è più bello ed eccitante essere fidanzati o è più bella la fase dell'innamoramento? L'imbarazzo, il batticuore, quella dolce tortura di non sapere cosa pensa l'altro/a, in poche parole il percorso. Altro esempio: eroe vs cattivo, l'eroe si allena, si prepara, cresce, matura, combatte fino a che finalmente sconfigge il cattivo... E POI??? Tutto finito, l'eroe si piazza sul divano e inizia a ingoiare schifezze fino a diventare obeso. Aveva ragione l'Agente Smith (Matrix, ndr) quando diceva:
<< Noi non siamo qui perché siamo liberi; siamo qui perché non siamo liberi. Di sottrarsi a questo dato di fatto, non c'è ragione. Nel negarlo non c'è scopo, perché sappiamo entrambi che, senza scopo, noi non esisteremmo. È lo scopo ad averci creati. È lo scopo che ci connette. È lo scopo che ci tira, che ci guida, che ci spinge. È lo scopo che ci definisce. È lo scopo che ci motiva.>>
Tutto questo per dire cosa? Boh, non lo so neanch'io, il che mi riporta al perché non sarei mai capace di scrivere un libro... La mia mente è come un grande labirinto in cui i pensieri si perdono e si distraggono e si confondo e si ...
Lato positivo? Dopo aver scritto queste 4 cazzate sto meglio :)

Arrivederci al prossimo delirio...

Anno nuovo... vecchio blog rispolverato...

Chi ha mai letto i miei blog ormai si sarà rassegnato al fatto che lo tengo aggiornato anche giornalmente per qualche mese e poi me ne dimentico per altrettanti mesi se non anni,  chi invece non gliene frega niente... beh, puppa!

Questa è la parte in cui i miei pensieri si sono talmente affollati da chiedere il subaffitto ad altre parti del corpo non proprio consone al loro utilizzo e quindi o impazzisco o scrivo... Ancora una volta ho optato per la seconda opzione.
Quindi eccoci qua, un cambio di template, un rispolvero veloce delle mie scarse conoscenze di HTML per dare un tocco un po' più personale ai cari template offerti dai blogger/grafici di tutto il mondo (in questo caso i miei ringraziamenti vanno a un/a tale spagnolo/a, grazie amico/a nerd!), una presentazione che non leggerà nessuno tranne qualche malcapitato che cercando la trama del film "Confessioni di una mente pericolosa" capiterà ingannevolmente sul mio blog, e anche lì il titolo ancora non mi convince ma qua l'ispirazione bisogna prenderla per come viene sennò addio... Stavolta però non credo proprio che prenderà l'ultima piega alquanto fredda e sterile di recensioni ricette e articolo sulla politica rigorosamente NON scritti da me, stavolta voglio qualcosa di più riflessivo, emotivo, passionale, personale... Insomma: MIO!

Comunque ci siamo capiti no? Pronti? Via...